Quando e come si forma la rugiada?
La rugiada sa cambiare completamente l’aspetto di un paesaggio, ma capire come si forma non è immediato. A produrre le piccole goccioline è l’abbassamento della temperatura che avviene durante le ore notturne e che influenza la quantità di umidità che l’aria è in grado di contenere. Il fenomeno ha poco a che vedere con quello della formazione della brina con cui, però, spesso viene confuso.
Come si forma la rugiada?
Per capire come si forma la rugiada è necessario partire dalla natura del fenomeno. Le goccioline che vediamo ricoprire foglie, erba e altre superfici in alcune mattine dell’anno, sono, infatti, il risultato della condensazione dell’umidità contenuta nell’aria. Questa, originariamente in forma di vapore acqueo, muta il proprio stato di aggregazione quando viene raggiunto il cosiddetto “punto di saturazione”.
Esso è identificabile come il punto in cui l’aria raggiunge il massimo dell’umidità che può immagazzinare. Da questa soglia in poi, quando l’aria è, cioè, satura, ogni aumento di umidità si traduce in una condensazione del vapore acqueo.
Quando si forma la rugiada?
Capire come si forma la rugiada significa anche comprendere quando è più probabile poterla osservare. Le piccole goccioline di acqua diventano protagoniste del paesaggio durante la notte, perché in questo momento la Terra perde calore. Quando la temperatura si abbassa, la quantità di umidità che l’aria è in grado di contenere diminuisce. Se viene raggiunto, allora, il cosiddetto “punto di rugiada”, ovvero la temperatura alla quale l’aria risulta satura, s’innesca il processo di condensazione del vapore acqueo.
Dato che le superfici fredde, come piante ed erba, perdono calore più rapidamente rispetto all’ambiente circostante, esse raggiungono prima il punto di rugiada e vengono ricoperte dalle minuscole goccioline d’acqua. Le condizioni più favorevoli alla formazione della rugiada si sviluppano durante le notti serene, quando il raffreddamento è massimo. Un’umidità elevata vicino al suolo alimenta ulteriormente il fenomeno.
Differenza tra rugiada e brina
Capire come si forma la rugiada è fondamentale per comprendere come si differenzia dalla brina. Questa è costituita da piccoli cristalli di ghiaccio che ricoprono le superfici solide, ma la dinamica alla base del fenomeno è simile. Ancora una volta è necessario, infatti, che l’aria raggiunga il punto di saturazione, e a cambiare tutto è la temperatura.
La brina si forma, infatti, quando viene raggiunto il punto di congelamento. Ciò porta il vapore acqueo a passare direttamente allo stato solido, in quella che viene definita sublimazione. La brina è, dunque, osservabile dopo notti particolarmente fredde e umide, in cui le colonnine di mercurio fanno segnare valori inferiori agli 0 °C.
La rugiada è un fenomeno naturale molto suggestivo ed essa, per come si forma, può essere considerata un toccasana per la natura. In periodi di grande siccità le goccioline d’acqua permettono a piante ed alberi di avere a disposizione una scorta di umidità importante. la differenza con la brina è, a questo punto, ancora più evidente. Essa in agricoltura è, infatti, più temuta che apprezzata, perché con la patina che costituisce, crea non pochi problemi ai vegetali.
