Piante, quali sono le più pericolose in Italia

La natura può essere bellissima ma anche terribilmente letale e il fatto che anche in Italia esistano piante tossiche molto pericolose dovrebbe fare da promemoria. Alcune possono uccidere con la semplice ingestione di poche bacche, mentre altre si rivelano dannose persino per contatto. Andiamo allora a scoprire insieme a quali vegetali è meglio fare attenzione.

1) Belladonna
Quando si parla di piante pericolose presenti in Italia appare quasi inevitabile partire dalla belladonna. Questo vegetale deve il suo nome al fatto che nel Rinascimento le donne lo usavano come collirio, per dilatare le pupille e rendersi più attraenti. Le bacche, che somigliano a mirtilli o a piccole ciliegie, sono estremamente tossiche.
Ne bastano 3 per uccidere un bambino e 10 per un adulto. L’avvelenamento porta con sé perdita di controllo psicomotorio, ipertermia, tachicardia e perdita di coscienza.
2) Cicuta
Tra le piante pericolose più “famose” tra quelle presenti in Italia troviamo la cicuta. Questa è celebre fin dall’antichità, dato che nel Fedone Platone racconta come la condanna a morte di Socrate sia stata eseguita proprio per mezzo di essa. In natura esistono diversi tipi di cicuta: la maggiore, da non confondere con l’angelica, quella minore, simile al prezzemolo e al cerfoglio, e quella acquatica. I vegetali contengono neurotossine in grado di provocare la paralisi respiratoria.
3) Oleandro
Nell’elenco delle piante pericolose più diffuse in Italia a scopo ornamentale c’è l’oleandro che si rivela molto dannoso se ingerito. A essere tossico è, in questo caso, l’intero vegetale, a causa della presenza di glicosidi cardioattivi, molecole capaci di interferire con l’attività cardiaca. In caso di avvelenamento, a malessere generalizzato, nausea, vomito e diarrea seguono bradicardia e sviluppo di aritmie potenzialmente letali.
4) Aconito
Tra le piante più pericolose troviamo l’aconito, molto diffuso nelle zone montuose del Nord Italia. Questo si riconosce dai fiori violetti e a essere velenoso è l’intero vegetale. L’organo bersaglio è il cuore, che ne viene paralizzato. La dose letale è di pochi milligrammi e i sintomi si manifestano in circa 30 minuti. Tutto ciò ha reso l’aconito particolarmente popolare come veleno omicida. Anche il semplice contatto può avere conseguenze.
5) Stramonio
Un’altra delle piante velenose a cui fare attenzione in Italia è lo stramonio, conosciuto anche come erba del diavolo. Questo appartiene alla famiglia delle Solanacee, come patate, pomodori e sedano, e a essere velenosi sono soprattutto i suoi semi, a causa dell’elevata concentrazione di alcaloidi che contengono. L’erba, se ingerita, può provocare nausea, vomito, crampi addominali, nonché allucinazioni, crisi respiratorie e morte.
6) Tasso
Le piante pericolose in Italia sono molte e nell’elenco non si può trascurare quella nota come albero della morte, ovvero il tasso. A essere velenoso è l’intero vegetale, a eccezione dell'arillo, la parte carnosa che riveste il seme, di cui sono ghiotti gli uccelli.
La sostanza dannosa che il tasso contiene è la tassina, una miscela di alcaloidi tossici. Fra gli effetti dell’avvelenamento rientrano nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, tachicardia, vertigini e insorgenza di crisi respiratorie. La morte può sopraggiungere per arresto cardiaco.
