Pelliccia, uno “strumento” di difesa
Per molti mammiferi il colore della pelliccia è uno “strumento” di difesa dai predatori. La categoria include oltre 5mila specie, la maggior parte delle quali caratterizzate da manti di colore marrone o grigio dalle tonalità spente. Una piccola parte, però, si distingue dalla massa grazie a un pelo a chiazze o a strisce bianche e nere: zebre, puzzole, orche e, appunto, i panda giganti. La "colorazione" dei panda è senza dubbio una delle più affascinanti: nero attorno agli occhi e sulle orecchie e in corrispondenza delle spalle e degli arti anteriori e posteriori, bianco sulle fasce rimanenti del corpo.
Anche il panda si mimetizza
Nonostante la tinta meno scialba e all’apparenza più evidente, anche la pelliccia dei panda giganti è un mezzo di difesa dai nemici, come tigri, leopardi, l’orso nero asiatico e il cane asiatico. La teoria era già stata avanzata. Ora, grazie a una ricerca di alcuni ricercatori dell’università di Bristol (Regno Unito) assieme ai colleghi della Chinese Academy of Sciences, è stata confermata. La svolta è arrivata grazie all’analisi delle fotografie realizzate da lunghe distanze agli animali nel loro habitat naturale, in Cina.
In particolare, sono stati scoperti due modi in cui i panda giganti sfruttano il loro manto per nascondersi. Il primo, quello sfruttato in mezzo alla vegetazione più selvaggia, porta le macchie nere a confondersi con le ombre più scure e i tronchi degli alberi, mentre quelle bianche permettono agli animali di mimetizzarsi tra il fogliame chiaro e sulla neve, quando presente. Queste evidenze sono emerse grazie al confronto della luce riflessa dalla pelliccia con gli elementi naturali che le circondavano.
L’altro meccanismo – chiamato “disruptive colouration” – difende invece i panda giganti soprattutto dagli avvistamenti a distanza dei predatori. Si “attiva” quando tra osservatore e osservato ci sono almeno 60 metri. In queste condizioni, il profilo del panda diventa difficile da distinguere in quanto le chiazze nere si confondono con le rocce scure e i tronchi degli alberi presenti attorno ad esso.