Il panda non è più considerato animale a rischio estinzione

Una buona notizia arriva dalla Cina: il panda non è più considerato un animale a rischio estinzione. L’annuncio è arrivato dal governo cinese che nel corso degli ultimi anni ha dedicato sforzi notevoli per la preservazione dell’habitat di uno dei simboli nazionali. Proprio grazie agli sforzi di conservazione del territorio del panda gigante, il numero di esemplari sarebbe cresciuto al di sopra della “soglia critica” di 1800.

Non bisogna abbassare la guardia

Assieme al panda anche altri animali in Cina paiono passarsela un po’ meglio negli ultimi anni. Secondo il governo di Pechino anche le popolazioni di antilope tibetana e cervo milu sono cresciute. Dopo uno sviluppo economico sorprendente e incontrollato la Cina recentemente ha lanciato diverse iniziative volte alla conservazione del patrimonio naturale. Circa il un quinto del suolo nazionale è oggi considerato riserva naturale. Non bisogna tuttavia abbassare la guardia. Sebbene il panda non sia più a rischio estinzione si tratta comunque di una specie “vulnerabile”.

Non la prima volta per il panda

Non si tratta della prima volta: il panda era già uscito dalla lista degli animali a rischio estinzione dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura nel settembre 2016. In quella circostanza gli esperti avevano notato come una crescita costante della popolazione di panda giganti li avesse portati al di fuori della soglia di rischio. Fino ad oggi tuttavia il governo cinese aveva rifiutato il cambio di definizione. In futuro il governo cinese ha dichiarato di voler costruire un sistema di monitoraggio e conservazione della biodiversità e stimolare la partecipazione pubblica nel tentativo di preservare il patrimonio naturale.