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Oleolito di lavanda: cos'è e come si fa

Oleolito di lavanda: cos'è e come si fa

Semplice da preparare e tra i rimedi naturali più versatili, ecco l'oleolito di lavanda con la sua ricetta e le sue applicazioni.

La natura offre tutto ciò che occorre per manterci in salute e ovviare ad alcune piccole problematiche. Tra i rimedi naturali più versatili c'è l'oleolito di lavanda, semplice da preparare in casa e utile per diversi disturbi della pelle. Scopriamo cos'è, come si prepara ma soprattutto come si utilizza. 

Oleolito di lavanda: cos'è e come si fa
@envatoelements

Oleolito di lavanda: cos'è

Per oleolito si intende una preparazione a base di olio vegetale in cui vengono lasciati in infusione fiori o erbe preferibilmente secchi affinchè rilascino le loro proprietà all'olio. Si differenzia dall'olio essenziale in quanto quest'ultimo si ottiene per distillazione in corrente di vapore e richiede pertanto un'attrezzatura specifica per essere preparato. 

Oleolito di lavanda: a cosa serve

Quello di lavanda è senza dubbio un oleolito molto versatile. Ha difatti proprietà calmanti e lenitive per la pelle quindi è utile per trattare dermatiti, eczemi ma anche per alleviare il prurito dovuto a punture di insetto. Come l'oleolito di calendula può essere utilizzato per alleviare i fastidi dovuti a scottature solari. 

L'oleolito di lavanda è utile in caso di pelle grassa e acneica ma può essere utilizzato anche come struccante per il viso. In questo caso se ne potrà apprezzare il potere idratante

La lavanda poi ha proprietà rilassanti e antinfiammatorie. L'oleolito che se ne ricava quindi può essere utilizzato come olio per massaggi, per sciogliere contratture e alleviare dolori muscolari Per combattere il mal di testa,  è sufficiente applicare qualche goccia di oleolito sulle tempie per poi massaggiare. il prodotto favorisce, per altro, il sonno

Come si fa l'oleolito di lavanda 

La ricetta dell'oleolito di lavanda è molto semplice. Sempre rispettando la proporzione 1:10, vale a dire una parte di fiori secchi e dieci di olio, è possibile realizzarne il quantitativo desiderato. Partite dai fiori essiccati, che possono essere autoprodotti, e metteteli in un barattolo di vetro. 

Coprite con olio vegetale a scelta tra quello di oliva, di mandorle dolci o di jojoba e chiudete. Lasciate in un luogo buio e fresco per 30 giorni agitandolo di tanto in tanto. Filtrate poi il tutto con una garza spremendo bene i fiori. Chiudete e, dopo aver apposto l'etichetta con il nome e la data di produzione, conservatelo in un armadietto.

Preparare l'oleolito alla lavanda con questa ricetta è davvero semplice. Potete coltivare voi stessi la pianta sul balcone. Non richiede grandi cure solo tanto sole: vi donerà una fioritura profumata Le api e gli altri insetti impollinatori vi ringrazieranno. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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