Morti per il caldo, in Europa 2,3 milioni di vittime entro il 2100

Il caldo estremo causa sempre più morti e in Europa questa verità è ormai impossibile da ignorare. Secondo uno studio pubblicato in Nature Medicine il rischio è che entro fine secolo le vittime dei giorni torridi si moltiplichino. La tentazione potrebbe essere quella di credere che gli inverni più miti, rovescio della medaglia della corsa del riscaldamento globale, riportino il bilancio in pari, ma i dati smentiscono l’ottimismo.

Quanti saranno i morti per il caldo in Europa?
Un team della London School of Hygiene & Tropical Medicine ha mostrato che entro il 2100 le morti per il caldo in Europa potrebbero raggiungere numeri da record. Senza opportuni interventi è, infatti, possibile che nel Vecchio Continente i decessi dovuti all’innalzamento delle temperature aumentino del 50%.
Dall’analisi di 854 città europee è emerso, infatti, che in uno scenario in cui le medie globali facessero registrare un +4 °C i decessi tra il 2015 e il 2099 sarebbero ben 2.3 milioni. Ogni anno morirebbero quindi 80.000 persone per il clima torrido. L’ipotesi riflette la visione di un mondo in cui alla riduzione delle emissioni viene data scarsa priorità e in cui, quindi, i gas serra in atmosfera continuano a crescere.
Morti per il caldo in Europa: quanti saranno in Italia?
L’Italia rientra tra i Paesi dell’Europa in cui le morti per il caldo estremo appaiono destinate a moltiplicarsi. La sorte peggiore toccherà, infatti, secondo lo studio, alle realtà meridionali del Vecchio Continente e, in particolare, alle aree intorno al Mediterraneo. Grecia e Spagna saranno, dunque, al fianco della Penisola in tale triste quadro.
Un altro hotspot per l’aumento dei decessi rischia di essere individuabile nell’Europa Centrale, in corrispondenza di Svizzera, Austria, Polonia e sud della Germania. La top 10 delle metropoli che rischiano di vedere più decessi dovuti alle ondate di calore vede in testa Barcellona, seguita da Roma e Napoli. Madrid, Milano, Atene, Valencia, Marsiglia, Bucarest e Genova completano, nell’ordine, l’elenco.
Morti per il caldo in Europa: come sopravvivere?
Lo studio mostra che il tempo per contenere le morti dovute al caldo in Europa scarseggia ma c’è. Guardando agli altri scenari esaminati, infatti, il quadro si fa meno tragico. Mantenendo l’aumento di temperature nel range di +1.5 °C o persino al di sotto del +3 °C i decessi potrebbero essere ridotti di due terzi. Un ruolo importante è rivestito anche dalle strategie di adattamento.
Fare in modo che sempre più persone abbiano accesso all’aria condizionata appare prioritario. Dare più spazio alle aree verdi all’interno delle città rappresenta, inoltre, la miglior chance per mitigare gli effetti dell’isola di calore urbano. Nessun piano risulterà, però efficace senza un concreto passo avanti nella riduzione delle emissioni.
Le morti per il caldo in Europa non potranno che aumentare nei prossimi anni. Alcune realtà, fra cui spiccano i Paesi settentrionali del Vecchio Continente e la Gran Bretagna, vedranno i decessi dovuti al clima diminuire, grazie all’avvento di inverni più miti. Su scala generale, però, il calo delle vittime stroncate dal freddo non potrà bilanciare l’aumento delle fatalità correlate ai giorni torridi.
