Mirin: cos'è e come usarlo
Gli appassionati di cucina giapponese avranno sicuramente sentito parlare del mirin. Questo ingrediente, ottenuto come il sakè dalla macerazione del riso, viene utilizzato in cucina per conferire ai piatti un sapore unico. Ma di preciso, il mirin cos'è e come si utilizza? Per scoprirlo occorre fare un viaggio virtuale nel paese del Sol Levante e tornare indietro nel tempo al periodo Sengoku (1467-1603) quando vide la luce per la prima volta.
Mirin: cos'è
Il mirin è un condimento dolce e leggermente alcolico originario del Giappone. Si ottiene dal riso koji ossia un riso glutinoso cotto a vapore e fermentato grazie all'azione di un fungo, l'Aspergillus oryzae, lo stesso utilizzato nella preparazione del miso.
Simile al sakè, ma con un contenuto alcolico inferiore, la sua caratteristica principale è la dolcezza, che deriva dalla presenza di zuccheri naturali generati durante il processo di fermentazione. Questo liquore è spesso utilizzato per bilanciare sapori più intensi, come il salato e l'amaro, donando ai piatti il caratteristico e tanto ricercato gusto umami.
La principale differenza tra mirin e sakè è il contenuto di alcool, decisamente inferiore nel primo. Proprio in base a questo è possibile suddividere il mirin in tre tipologie: Hon Mirin con il 14% di alcool, Shio Mirin 1,5% di alcool e Shin Mirin con meno dell'1% di alcol ma dal medesimo sapore.
Un'ulteriore differenza tra mirin e saké sta nell'utilizzo. Il primo infatti viene impiegato in cucina, come vedremo, per la preparazione di salse o per la marinatura di carne e pesce, il secondo invece viene solitamente servito come bevanda alcolica a fine pasto.
Come si usa il mirin
Il mirin è un ingrediente poco conosciuto ma indispensabile per conferire ai piatti tipici giapponesi il loro caratteristico sapore. Vediamo come usare il mirin in cucina:
- Salsa Teriyaki: il mirin è insieme alla salsa di soia l'ingrediente principale di questo condimento molto utilizzato per la marinatura di carne, pesce e tofu.
- Zuppe e brodi: aggiungere una piccola quantità di mirin a zuppe e brodi può migliorarne il sapore, donando un tocco di dolcezza e bilanciando gli altri sapori. È particolarmente apprezzato nella zuppa di miso e negli stufati.
- Stir-fry: nelle preparazioni nel wok, il mirin può essere utilizzato per caramelizzare gli ingredienti e conferire un sapore agrodolce al piatto. Basta aggiungerlo durante la cottura per ottenere una finitura brillante e gustosa.
- Condimento per sushi: Il mirin è un ingrediente comune nei condimenti per il sushi, insieme all'aceto di riso. Questa combinazione crea un perfetto equilibrio tra acidità e dolcezza, migliorando il sapore complessivo del piatto.
- Verdure al vapore: utilizzare il mirin per marinare verdure al vapore, permette di arricchirne ed esaltarne il sapore. È particolarmente adatto con carote, melanzane e zucchine.
Il mirin quindi è simile sotto alcuni aspetti al più conosciuto sakè. Si differenzia da quest'ultimo per l'utilizzo che avviene prevalentmente ai fornelli come ingrediente di salse e marinature. Noterete come basti una piccola quantità di questo liquido a conferire ai piatti non solo un aroma unico ma anche una lucentezza incredibile.
