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Microplastiche da pneumatici l'inquinamento delle acque di cui pochi parlano

Microplastiche da pneumatici l'inquinamento delle acque di cui pochi parlano

Allarme sulla reale dimensione dell’inquinamento da microplastiche nelle acque prodotto dal consumo di pneumatici.

Poco visibile, poco discusso, eppure presente ovunque e in quantità di rilievo. È l’inquinamento da microplastiche delle acque prodotto dal consumo degli pneumatici delle autovetture. A sostenerlo è una recente ricerca che arriva dall’Università Griffith in Australia secondo cui le particelle di gomma prodotte dall’usura costante degli pneumatici costituiscono la principale fonte di contaminazione da microplastica nelle acque di scolo urbano.

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@envatoelements

Microplastiche: quanto inquinano gli pneumatici?

L’inquinamento da microplastiche dei fiumi e dei corsi d'acqua è fonte di una crescente preoccupazione tra gli esperti a causa della persistenza e accumulo dei microscopici frammenti di plastica negli ecosistemi e nei tessuti degli organismi viventi. L'acqua di scolo raccolta nelle città e nei centri abitati contiene una miscela di sedimenti, sostanze chimiche altri inquinanti. Durante le piogge i frammenti di gomma e plastica prodotti dall’usura degli pneumatici vengono lavati via dalle strade finendo nei sistemi di scolo e di raccolta.

Secondo i dati raccolti dai ricercatori australiani, circa 19 frammenti di microplastica su 20, tra quelli raccolti e analizzati nelle acque di scolo, erano attribuibili all’usura degli pneumatici con quantità variabili da 2 fino a 59 particelle di microplastica per litro d'acqua analizzata. Nei campioni di sedimenti raccolti all'ingresso e all'uscita di un bacino di raccolta di acque di scolo erano presenti tra le 1450 e le 4740 particelle di microplastica in ogni chilogrammo di sedimenti. 

L’allarme inquinamento da pneumatici lanciato dai ricercatori

L'acqua di scolo urbano richiede generalmente un trattamento per rimuovere solidi in sospensione e altri inquinanti come azoto e fosforo. Tuttavia, spiega Shima Ziajahromi, ricercatrice presso l'Istituto Australiano dei Fiumi e autrice principale dello studio: «Le normative sono spesso indietro quando si tratta di microplastiche e particelle di usura dei pneumatici». 

Analizzando acque di scolo e sedimenti nella regione australiana del Queensland, i ricercatori sono convinti che un dispositivo di trattamento pensato specificamente per filtrare le microplastiche potrebbe contribuire a rimuovere questo contaminante durante la fase di depurazione. Un processo necessario considerando come la gomma degli pneumatici contiene fino a 2500 sostanze chimiche diverse, e come le microplastiche prodotte dall’usura degli pneumatici sono considerate più tossiche per batteri e microalghe rispetto ad altri polimeri plastici.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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