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Le navi stanno decimando gli squali balena

Le navi stanno decimando gli squali balena

La popolazione degli squali balena è in continuo calo e ora, grazie a una nuova ricerca, l’uomo ha compreso che le principali colpevoli sono le navi

Gli squali balena sono creature estremamente affascinanti, ma oggi i loro numeri stanno vertiginosamente calando. Una ricerca pubblicata in Proceedings ha indagato sulla questione e ha mostrato che a creare grandi problemi a questi animali sono i veicoli connessi al commercio marittimo. Le navi sembrano, insomma responsabili di una vera e propria decimazione e ora cercare strategie per tutelare la specie è una priorità.

squali balena
Foto: JimmyDominico @Pixabay

Squali balena a rischio

Gli squali balena sono i pesci più grandi esistenti sul nostro pianeta, ma le loro dimensioni non si sono rivelate garanzia di salvezza. La loro lunghezza può raggiungere i 20 m, mentre il loro peso si aggira intorno ai 19.000 kg. Questi giganti dei mari si nutrono quasi esclusivamente di zooplankton e sono, così da considerare specie fondamentali per l’equilibrio negli ecosistemi marini. La loro popolazione è, però, calata del 50% negli ultimi 75 anni e ciò ha portato nel 2016 a inserirli all’interno delle specie a rischio. Capire quali siano le cause del tracollo non è semplice. Gli esperti tendono, però, a escludere la pesca, poiché questi animali sono protetti da norme internazionali fin dal 2003.

Il ruolo delle navi

A fare nuova luce sulla brusca diminuzione degli squali balena ci ha pensato un recente studio. 60 ricercatori provenienti da 18 Paesi hanno coordinato i loro sforzi per costruire un lavoro sistematico. Il team ha tracciato i movimenti di 350 squali balena, servendosi di immagini satellitari e tag elettronici. Li hanno, poi, confrontati con i dati sulle rotte delle navi ritenute abbastanza imponenti da causare la morte di tali animali. Hanno così rilevato che il 92% dello spazio orizzontale attraversato dagli squali balena, e il 50% di quello verticale, si intersecava con i percorsi delle imbarcazioni. Spesso, poi, dopo essere entrati nelle aree di collisione gli enormi pesci iniziavano ad affondare lentamente, evidentemente uccisi. Le aree più a rischio sono apparse quelle di Golfo del Messico, Mar Rosso e Golfo Persico.

Intervenire

Salvare gli squali balena non si prospetta un’impresa semplice, ma le possibilità non mancano. Gli autori dello studio chiedono, in primis, alla International Maritime Organization di continuare con la raccolta dei dati. L’obiettivo dovrebbe essere, secondo loro, quello di individuare dove le collisioni sono più frequenti, così da informare le autorità locali. Fra i provvedimenti più puntuali potrebbe rientrare l’imposizione di limiti di velocità per i veicoli nei pressi delle aree identificate come hotspot. Le navi si muovono, infatti, 10 volte più rapidamente di quanto nuotino gli squali balena e ciò rende gli animali impotenti in caso di rischio di collisione.

Lo studio sul declino degli squali balena ha mostrato dati che hanno sorpreso persino gli scienziati. Il ruolo delle navi era stato, infatti, finora ampiamente sottovalutato ed evitare di commettere di nuovo errori simili appare una necessità. Vedere l’uomo mettere alle corde persino un gigantesco abitante degli oceani non può che portare a un esame di coscienza.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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