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La tradizione spagnola dell’uva di Capodanno: las doce uvas de la suerte

La tradizione spagnola dell’uva di Capodanno: las doce uvas de la suerte

Niente lenticchie portafortuna, in Spagna tradizione vuole che il 31 dicembre si mangi l’uva di mezzanotte, ovvero las doce uvas de la suerte

Se vi trovate in Spagna per la festa di Capodanno non aspettatevi di trovare in tavola le lenticchie come piatto portafortuna, perché qui non usa come in Italia. Per celebrare l’arrivo del nuovo anno sotto i migliori auspici, nella Penisola Iberica c’è la tradizione di mangiare las uvas de la suerte, ovvero 12 acini d’uva allo scadere della mezzanotte.

tradizione las uvas de la suerte
Foto: nito100 @iStock

Las doce uvas de la suerte, il piatto portafortuna del Capodanno spagnolo

L’ultima notte dell’anno, nota in Spagna come Noche Vieja, è tradizione, poco prima della mezzanotte, collegarsi alla Televisión Española (o a quella catalana per chi si trova a Barcellona o in Cataluña), che in diretta dalla Puerta del Sol di Madrid trasmette i rintocchi dell’orologio presente nella piazza. Quando cominciano le ultime 12 campanadas, che simbolicamente rappresentano i mesi dell’anno, ad ogni rintocco bisogna mangiare un chicco d’uva, quindi uno per ogni mese. Se al termine dei rintocchi non rimangono acini d’uva, le prospettive sono di un año nuevo prospero e fortunato. Al contrario chi non riesce a terminare tutta l’uva deve mettersi il cuore in pace e sperare in tempi migliori.

Una tradizione divertente

Che si festeggi il Capodanno in casa, per le strade o al ristorante, ognuno ha i propri 12 acini d’uva. È un’usanza molto divertente e tutto sommato più difficile di quello che sembra: ingurgitare 12 acini d’uva in 12 secondi non è uno scherzo è proprio per questo quello dell’uva di Capodanno è un momento di grande ilarità. Adesso è facile trovare nei supermercati le confezioni di uva già pronte, ma una volta faceva parte della tradizione de las uvas de la suerte anche la preparazione: qualche ora prima della mezzanotte si sbucciava l’uva e si toglievano i semi. Spesso i giovani aspettano la mezzanotte e appena finito il momento de las uvas, salutano la famiglia e raggiungono gli amici.

L’origine

Attorno all’origine di questa tradizione ruotano diverse ipotesi. La più accreditata narra di un raccolto d’uva particolarmente ricco a inizio Novecento. Per cercare di smaltire l’abbondanza di uva nel 1909 i viticoltori spagnoli trovarono un’idea davvero creativa. Si inventarono che quell’uva avrebbe portato fortuna per il raccolto dell’anno successivo, se consumata l’ultimo giorno dell’anno. Da lì nacque la tradizione spagnola dell’uva di Capodanno, che nel tempo si trasformò in un rituale portafortuna non solo per il raccolto agricolo ma più in generale per augurare prosperità e fortuna nell’anno nuovo.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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