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La birra a rischio a causa del cambiamento climatico

La birra a rischio a causa del cambiamento climatico

Il cambio del clima metterà la birra rischio, tra le nazioni più colpite Belgio, Irlanda e Repubblica Ceca. In futuro meno birra e prezzi più alti.

Birra a rischio? Forse non sarà tra le priorità quando si parla di cambiamento climatico, ma il fatto che la la bevanda alcolica più consumata al mondo possa vedere i prezzi raddoppiati entro la fine del secoldo, qualche animo in più lo scuoterà. Dopo le preoccupazioni sul cioccolato tra gli effetti perversi del cambio del clima potrebbe esserci anche un calo della produzione di birra con conseguente innalzamento dei prezzi.

Siccità e colpi di calore mettono la birra a rischio

Il panorama poco incoraggiante è stato messo in luce da un team di ricerca della University of East Anglia pubblicato sulla rivista Nature Plants. Se il trend di riscaldamento globale dovesse proseguire, tra i molteplici problemi per il pianeta ci potrebbe essere anche un forte impatto sulla produzione di orzo. Tra le principali cause del calo della produzione un protrarsi di lunghi periodi di siccità che caratterizzeranno gli anni a venire.

Tra le nazioni che subiranno l’impatto maggiore ci saranno proprio alcune tra le principali esportatrici di birra come Irlanda, Belgio e Repubblica Ceca. Secondo il professor Dabo Guan che ha lavorato alla ricerca «Ci sono pochi dubbi che per milioni di persone l’impatto del cambiamento climatico sulla birra aggiungerà oltre al danno la beffa». L’unica speranza per salvare l’amatissima bevanda, secondo i ricercatori, è intervenire immediatamente per invertire la tendenza altrimenti il futuro si prospetta quantomeno plumbeo per gli amanti della birra.

Prezzi della birra alle stelle entro la fine del secolo

La ricerca ha utilizzato diversi modelli computerizzati per analizzare gli effetti del cambiamento climatico sulla produzione di orzo nei prossimi 80 anni. I dati sono poi stati incrociati con modelli economici per generare una stima dell’impatto di una minore produzione sulla disponibilità e sui prezzi della birra del futuro. Di questo passo i nostri figli e nipoti finiranno per consumare fino al 33% di birra in meno in alcuni paesi. A livello mondiale la previsione è di un -16% di produzione. Ma potrebbe essere già troppo tardi: anche nel migliore degli scenari, con una inversione rapida della tendenza al riscaldamento globale, secondo i ricercatori la produzione è destinata comunque a scendere tra il 9 e il 13% in paesi come Irlanda, Belgio e Germania.

Col calo della produzione ovviamente cresceranno anche i prezzi con alcune stime che prevedono addirittura un raddoppio del costo della birra entro il 2100 nel nostro paese. Certo, il prezzo della birra potrebbe non essere esattamente il principale problema dettato dal cambiamento climatico ma è certamente un esempio di quanto ramificate siano le ripercussioni dell’innalzamento della temperatura. Cambiare la ricetta e utilizzare altre colture diverse dall’orzo potrebbe non essere una soluzione visto che gli effetti si ripercuoteranno su molteplici prodotti della terra.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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