Instagram rimuove i filtri chirurgia plastica

La notizia è stata riportata dalla BBC secondo la quale il noto social network di immagini Instagram starebbe rimuovendo tutti i filtri chirurgia plastica per tutelare e migliorare l’esperienza degli utenti.
Addio ai filtri Instagram chirurgia
Dopo aver rimosso per tutti i minorenni gli annunci pubblicitari riguardanti beveroni dimagranti e chirurgia estetica, al centro del mirino sono finiti i filtri Instagram chirurgia. Nati per permettere alle persone di giocarci, si sono in breve trasformate in una minaccia per la salute fisica e mentale soprattutto di giovani e giovanissimi. La decisione è stata presa basandosi su ricerche si mostra che essere esposti continuamente a immagini idealizzate può avere un impatto negativo sulla percezione che si ha di sé stessi. Un esempio è già il report del 2017 Young Health Movement che messo in luce gli effetti dei social sugli utenti più giovani. Questo disturbo, noto come dismorfismo corporeo o dismorfofobia, porta a esasperare piccoli difetti e inestetismi lievi.
Tra i primi filtri a sparire c’è stato proprio Plastica, uno dei più famosi, creato dalla digital designer Teresa Fogolari e utilizzato più di 200 milioni di volte. C’è poi FIxMe, un filtro nato per allontanare le persone dalla chirurgia, mostrando nella foto finita l’effetto dell’intervento con lividi e tratteggi a biro fatti dal chirurgo plastico, ma presto utilizzato in modo opposto. Ritenuti un’istigazione alla chirurgia plastica, questi e altri filtri, su segnalazione degli utenti che pare abbiano accolto positivamente la proposta, verranno rimossi nei mesi a venire nell’intento di rendere il social meno «pericoloso».
Di fatto però sono in molti a far notare che la rimozione dei filtri non può risolvere del tutto il problema: quotidianamente infatti siamo bombardati da immagini di persone che hanno fatto ricorso alla chirurgia plastica e che appaiono al loro meglio in ogni occasione. Secondo la ricerca però, vedere proiettate sul proprio volto tali modifiche potrebbe avere un impatto ancora peggiore, generando sentimenti di depressione e frustrazione.
