Specie invasiva di origine atlantica ormai diffusa nel Mediterraneo, il granchio blu è commestibile ed esistono ricette per valorizzarlo.
Da qualche anno ormai anche in Italia è sempre più facile notare il granchio blu. Si tratta di una specie di granchio di origine americana, giunto in Europa all’inizio del secolo scorso e da allora diffusosi lentamente in diversi paesi del Mediterraneo. Sebbene una relativa novità nel nostro paese, il granchio blu (nome scientifico Callinectes Sapidus) è in realtà una rinomata prelibatezza culinaria in diversi paesi del mondo dove è conosciuto e apprezzato per il sapore particolarmente delicato. E' quindi commestibile ed esistono preparazioni ad hoc per valorizzarlo.
Cos’è il granchio blu?
Il granchio blu è una specie di granchio originaria dell'Atlantico occidentale e delle coste americane. Il suo nome comune prende origine dal suo caratteristico colore blu, che può variare in tonalità da blu-verde a blu scuro. Nel Mediterraneo è considerato spesso una specie invasiva per la tendenza a nutrirsi praticamente di qualunque cosa, in particolare vongole e cozze, e l’assenza di predatori naturali che permette a questa specie di proliferare indisturbata. Liberi da impedimenti i granchi blu finiscono spesso per danneggiare le attività commerciali e gli ecosistemi mediterranei.
Si può mangiare il granchio blu?
Come accennato, non solo il granchio blu è commestibile, ma nelle aree del mondo in di cui è originario il granchio blu è considerato una vera prelibatezza e particolarmente apprezzato in cucina per il sapore dolce e succoso della sua carne. La carne del granchio blu viene spesso utilizzata per preparare zuppe, grigliate, insalate di mare e una miriade di altri piatti a base di granchio.
Non solo il granchio blu è buono da mangiare, ma la sua carne avrebbe interessanti proprietà nutrienti con bassi contenuti di grassi e calorie, la presenza di ottime quantità di proteine con tutti gli aminoacidi essenziali, acidi grassi omega-3 e un’ampia varietà di vitamine e minerali.
Mangiare il granchio blu in Italia, sì o no?
Sono diversi ormai gli esperti che rassicurano gli italiani del fatto che il granchio blu è tutti gli effetti commestibile e sulla sicurezza del suo consumo, indicando proprio la pesca e la vendita nei mercati ittici come una possibile soluzione al controllo della popolazione di granchi. Promuovere la conoscenza del granchio blu come un alimento sicuro e, anzi, delizioso potrebbe quindi contribuire a tenere sotto controllo il proliferare di Callinectes Sapidus nelle aree del Mediterraneo. Qui, infatti, la sua presenza indiscriminata rischia di diventare un serio rischio all’equilibrio degli ecosistemi locali.