Il cambiamento climatico sta cancellando autunno e foliage: ecco come
In tempo di cambiamento climatico l’espressione “Non ci sono più le mezze stagioni” quando si pensa ad autunno e foliage appare più vera che mai. In diverse parti del pianeta infatti, il periodo della caduta delle foglie arriva sempre più tardi e i brillanti colori che lo caratterizzano stanno diventando un ricordo. A preoccupare gli esperti sono ora le possibili conseguenze.
Autunno e foliage
L’autunno, di cui il foliage rappresenta la meravigliosa espressione, è un momento cruciale nel ciclo vitale dei vegetali, ma il cambiamento climatico sta alterando tutti gli equilibri. In condizioni normali, durante primavera ed estate le piante, verdi e rigogliose, sfruttano la luce solare per eseguire, grazie alla clorofilla, la fotosintesi. Con l’accorciarsi delle giornate e l’abbassarsi delle temperature, però, nei vegetali si arresta la stagione di crescita. Mentre la fotosintesi viene “messa in pausa”, quindi, xantofilla, carotenoidi e antocianine, pigmenti che conferiscono alle foglie i tipici colori giallo, arancio e rosso, emergono. Lo spettacolo può così iniziare e il momento della caduta arriva alla fine del periodo di transizione verso l’inverno.
L’impatto del cambiamento climatico su autunno e foliage
In diverse regioni del mondo autunno e foliage non sono più gli stessi a causa del cambiamento climatico. Negli ultimi 8 anni l’emisfero boreale ha fatto registrare altrettanti record per le temperature di ottobre. Le ondate di calore estive frequenti, roventi e prolungate, insieme alla mancanza di precipitazioni, hanno fatto il resto. La stagione di crescita si arresta sempre più tardi e le foglie di diverse specie passano dal verde all’appassimento in breve tempo. In alcune aree il differimento è ormai di un mese. Oltre a rovinare lo spettacolo del foliage ciò espone gli alberi a grande stress. Essi non hanno il tempo di prepararsi in modo adeguato all’inverno e le prime gelate possono diventare fatali.
Conseguenze
Il fatto che il cambiamento climatico stia cancellando autunno e foliage non è senza conseguenze. Stephanie Spera della University of Richmond ha specificato che tutto sta cambiando, a cominciare dalla primavera che tende a iniziare in anticipo. Alcuni alberi riescono ad adattarsi ai mutamenti, mentre altri falliscono e i paesaggi inevitabilmente cambiano. Per le aree che fanno del foliage una delle principali attrattive turistiche questo rappresenta un enorme problema economico. Considerando che i viaggi di questo tipo generano tra la California e il Maine ogni anno circa 30 miliardi di dollari, ciò appare evidente. A preoccupare è, poi, il fattore CO2. Gli esperti si chiedono, infatti, se l’alterazione dei cicli possa portare gli alberi ad assorbirne meno, ma al momento mancano risposte esaustive.
Il cambiamento climatico sta trasformando autunno e foliage in modo irreversibile. Ammirare spettacolari paesaggi è ancora possibile, soprattutto in zone particolarmente umide e facendo attenzione ai tempi, ma sul futuro non ci sono garanzie. Howard Neufeld, biologo, ha specificato che il rito di osservare la caduta delle foglie rappresenta l’occasione perfetta per ricordare che la bellezza della natura è legata alla sua fragilità.
