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Il cambiamento climatico rende i ricchi sempre più ricchi

Il cambiamento climatico rende i ricchi sempre più ricchi

Il cambiamento climatico rende i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Così il riscaldamento globale ha definito il futuro delle nazioni.

I mutamenti riguardanti la temperatura del pianeta hanno conseguenze che spesso vanno ben oltre l’immaginazione, fino a poter affermare con una certa sicurezza che il cambiamento climatico rende i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

Gli effetti del cambiamento climatico sull’economia

Un nuovo studio condotto da un gruppo di ricerca dell’Università di Stanford in California ha mostrato con chiarezza gli effetti del cambiamento climatico sull’economia, mettendo in luce come il riscaldamento globale abbia comportato un incremento della crescita nei paesi più freddi e ricchi e suo forte rallentamento nei paesi più caldi e poveri. I numeri parlano chiaro e mettono in evidenza un dato sconcertante: la distanza tra la ricchezza delle nazioni più ricche e quelle più povere oggi sarebbe inferiore del 25% senza gli effetti del cambiamento climatico.

Lo studio, durato anni, ha analizzato il rapporto tra la temperatura e le fluttuazioni economiche portando alla luce questa triste realtà. Specialmente considerando che i paesi che più hanno sofferto, e soffrono, gli effetti del cambiamento climatico sono quelli la cui responsabilità risulta minore. Le ragioni sono semplici: in un paese freddo e ricco, poter godere di temperature più miti si traduce in raccolti migliori e abbondanti, migliore salute e un aumento diffuso della produttività. Dall’altro lato, nei paesi caldi e poveri, un innalzamento ulteriore della temperatura si traduce in carenza idrica, scarsa redditività delle colture, salute peggiore e scarsa produttività.

Se nei paesi più freddi tale consequenzialità lascia ancora dello spazio alla discussione, lo stato di difficoltà dei paesi caldi in via di sviluppo risulta inequivocabile. Nello specifico i paesi africani stanno pagando lo scotto delle azioni e delle politiche di nazioni molto lontane che - come in un gioco perverso - sono quelle che, spesso, stanno ottenendo nuovamente dei vantaggi anche dall’evoluzione climatica in atto. Scarsamente consolatoria rimane tuttavia l’evidenza che anche tali benefici siano destinati a scomparire. L’implacabile «abbraccio» del cambiamento climatico finirà a lungo termine per stritolare le produzioni e le economie dei paesi più ricchi, freddi o temperati, affondando l’umanità più in profondità in questa spirale distruttiva.

Il tempo è ancora poco e i provvedimenti da prendere sono sempre più urgenti. Dalla politica alla cittadinanza il messaggio dev’essere chiaro e forte: il riscaldamento globale fa fermato e la prima mossa deve essere proprio di quei paesi che ancora non ne stanno soffrendo particolarmente, spesso i più responsabili.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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