Equinozio di primavera, come si festeggia nel mondo

L’equinozio di primavera è da sempre una data cardine nel calendario dei rituali dell’umanità. Il giorno in cui dì e notte hanno la stessa durata è, infatti, visto come un momento che segna il superamento delle difficoltà dell’inverno. Per molti popoli è dunque tradizione celebrare l’inizio delle gioie della bella stagione con feste dal profondo significato. Andiamo, allora a scoprire insieme alcune fra le usanze più particolari.
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1) Stonehenge e i druidi
Uno dei luoghi simbolici delle celebrazioni dell’equinozio di primavera è Stonehenge in Inghilterra. Qui migliaia di persone vestite come gli antichi druidi si ritrovano ad ammirare l’alba della simbolica giornata tra le pietre. Il rito ha origini antichissime che risalgono a più di 4.000 anni fa. I Celti chiamavano la festa Ostara e celebravano con momenti di riflessione e danze la vittoria della luce sul buio.
2) Sham El Nessim in Egitto
In Egitto l’equinozio di primavera è ancora oggi una festa nazionale conosciuta con il nome di Sham El Nessim. La ricorrenza si celebra esponendosi alla bellezza della natura e facendo picnic in cui le uova sono gli elementi immancabili.
Questi alimenti in epoca faraonica venivano appese ai templi o agli alberi come simbolo di fertilità ed equilibrio. La data dell’equinozio è da sempre per gli egizi importante e il fatto che la Sfinge di Giza rivolga lo sguardo al punto in cui il sole sorge in questo giorno speciale ne offre una prova.
3) Nowruz in Iran
In Iran l’equinozio di primavera coincide con l’inizio del nuovo anno e si celebra il Nowruz, che significa letteralmente “nuovo giorno”. I rituali cominciano circa 3 settimane prima della data e vedono tutte le famiglie mettere a nuovo la propria casa. Le pulizie sono parte integrante della tradizione, così come la decorazione delle abitazioni con fiori primaverili e l’acquisto di abiti nuovi.
Il mercoledì prima dell’equinozio si accendono falò in tutte le città per simboleggiare la vittoria della luce sul buio. Nella giornata cardine il rito vero e proprio prevede che si consumi il Haft Sîn, il pasto rituale, in convivialità.
4) Shunbun no Hi in Giappone
In Giappone l’equinozio di primavera è conosciuto come Shunbun no Hi e si celebra al termine della settimana del Higan. Con quest’ultimo termine, che significa “altra sponda”, si indica il passaggio simbolico da una stagione ad un’altra ma anche quello dalla vita presente a quella futura e dall’ignoranza all’illuminazione.
La tradizione, di origine buddhista, prevede che si visitino le tombe degli antenati per decorarle con fiori e altre offerte propiziatorie. Il pasto conviviale è parte integrante del rituale. La contemplazione dei ciliegi in fiore, hanami, segue dopo pochi giorni.
5) Holi in India
In India l’equinozio di primavera corrisponde a una festa religiosa in cui si celebra la vittoria del bene sul male e della luce sul buio. Per le strade vengono accesi falò e gli avventori si bersagliano con palloncini e altri oggetti riempiti di acqua colorata. Musica e danze fanno da accompagnamento per un rito in cui gioia e amore sono i sentimenti dominanti.
6) I riti del Sole in Messico
In Messico l’equinozio di primavera si celebra nell’antico sito Maya di Chichén Itzá, al centro del quale sorge la piramide di Kukulkan. Grazie a precisi calcoli matematici nel giorno dell’equinozio il sorgere del sole proietta giochi di luce che creano l’illusione che un gigantesco serpente, il dio serpente Kukulkan, scenda dalla sommità alla base per affermare la propria vittoria sulle tenebre. Qui, e presso la città pre-colombiana di Teotihuacan, i pellegrini si riuniscono dunque per alzare le mani al cielo e salutare il sole che sorge.
L’equinozio di primavera si celebra in tutto il mondo e l’Europa non fa eccezione. In Polonia si gettano nei fiumi i pupazzi di fanciulle di ghiaccio simbolo dell’inverno. In Portogallo il Cromlech di Almendres viene visitato quanto Stonehenge e in Spagna, a Valencia, si svolge il festival Las Fallas. Qui per una settimana esplodono fuochi d’artificio e sfilano per le strade statue di cartapesta che vengono bruciate alla vigilia della data.
