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Differenza tra birra alcolica e birra analcolica

Differenza tra birra alcolica e birra analcolica

Tra birra alcolica e birra analcolica la differenza è nel contenuto massimo di alcol presente nelle due bevande.

La differenza principale tra birra alcolica e birra analcolica, come il nome suggerisce, è semplicemente una: il contenuto di alcol. Affinché una birra analcolica possa essere considerata tale può contenere al massimo lo 0,5% di alcol per unità di volume, mentre una birra tradizionale può contenere dal 4% fino addirittura al 16% di alcol. La quantità massima di alcol può variare notevolmente da paese a paese. I metodi di produzione della birra analcolica inoltre possono influire sul sapore rendendolo distinguibile da chi è abituato alla birra con più alto contenuto di alcol. 

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@envatoelements

La birra analcolica è veramente con zero alcol?

Nella maggior parte dei paesi, una birra è considerata analcolica se contiene un tasso di alcol inferiore allo 0,5% ma la quantità può variare; nel Regno Unito ad esempio, la quantità massima per legge è dello 0,05%. Alcune birre analcoliche possono arrivare a tassi estremamente bassi al di sotto dello 0,01%. 

Si tratta di quantità di alcol minime e praticamente insignificanti negli effetti intossicanti per la maggior parte delle persone, tuttavia è sempre consigliabile leggere attentamente le etichette in quanto spesso il contenuto di alcol di una birra analcolica potrebbe non essere veramente zero. Anche nei casi di birre pubblicizzate come 0.0, è possibile che siano rimaste tracce di alcol. 

Come fanno a togliere l’alcol dalla birra analcolica?

Come detto la principale differenza tra birra alcolica e birra analcolica rimane nel contenuto di alcol. Esistono diversi metodi per togliere l’alcol dalla birra e si distinguono in genere per due categorie principali: metodi a sottrazione che puntano a rimuovere l’alcol dalla birra fermentata e metodi a diluizione che puntano invece a produrre direttamente birre a basso contenuto di alcol già in fase di fermentazione. 

Tra i metodi a sottrazione troviamo:

  • Osmosi inversa: Il processo sfrutta membrane semi-permeabili per separare l’alcol dagli altri composti della birra. Si tratta di particolari membrane che, in condizione di pressione elevata, consentono il passaggio alle molecole piccole come l’acqua ma trattengono le molecole più grandi come l’alcol.
  • Evaporazione: Il processo prevede il riscaldamento della birra. Siccome la temperatura di evaporazione dell’alcol è inferiore a quella dell’acqua è possibile eliminarlo semplicemente riscaldando la birra fino agli 80°C per un periodo di tempo adatto ad ottenere la concentrazione di alcol desiderata. 
  • Distillazione sottovuoto: Il metodo ad evaporazione classico ad alte temperature tende a «bruciare» il sapore della birra, ragione per cui spesso i mastri birrai utilizzano il sottovuoto per abbassare il punto di ebollizione dell’alcol. Togliendo la pressione dell’aria infatti la temperatura di ebollizione dei liquidi si abbassa ed è possibile rimuovere l’alcol dalla birra a soli circa 35°C

 

Tra i metodi a diluizione troviamo:

  • Bassa fermentazione: Questo approccio regola direttamente il processo di produzione della birra per limitare o prevenire la fermentazione. Si ottiene in genere grazie a mosti preparati per contenere meno zuccheri. Abbassando il livello di zuccheri, i lieviti non saranno in grado di formare elevate quantità di alcol già in partenza.
  • Fermentazione interrotta a freddo: Questa tecnica prevede l’abbattimento delle temperature portandole vicine a 0°C. Una volta raggiunta la gradazione alcolica desiderata si abbatte la temperatura della birra per circa una settimana. In questo modo si arresta l'attività metabolica dei lieviti, fermando la formazione di alcol.

C’è differenza di sapore tra birra alcolica e analcolica?

Alcune tra le diverse tecniche di produzione della birra analcolica, specie quelle che prevedono la rimozione di alcol dopo la fermentazione, finiscono per influenzare il sapore che può così risultare molto differente rispetto alla birra alcolica, meno aromatico e con tonalità più blande. 

Tuttavia con l’aumentare della popolarità della birra analcolica, la comparsa di tecniche di preparazione a bassa fermentazione più sofisticate e l’utilizzo di materie prime di qualità, negli ultimi anni il profilo aromatico della birra analcolica è cresciuto notevolmente. Oggi è possibile reperire sul mercato birre analcoliche con un sapore del tutto simile ad una birra alcolica tradizionale tanto da rendere difficile distinguere la differenza. Provare per credere. 


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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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