inNaturale
Home
>
Ddl agricoltura biologica, approvazione definitiva del Senato: ora è legge

Ddl agricoltura biologica, approvazione definitiva del Senato: ora è legge

Il disegno di legge sull’agricoltura biologica ha avuto il via libera. Tra le novità previste, l’introduzione di un marchio per i prodotti bio italiani

Con l’approvazione definitiva del Senato, il ddl sull’agricoltura biologica è diventato legge. Il testo n° 998 sulle “disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico” ha ricevuto il via libera definitivo con 195 voti favorevoli, quattro astenuti e nessun contrario dopo un percorso non poco complicato iniziato a dicembre 2018. Era da oltre 15 anni che si aspettava un provvedimento che regolasse la materia in Italia.

Il disegno di legge sull’agricoltura biologica ha avuto il via libera dal Senato

La legge sull’agricoltura biologica

L’approvazione definitiva del disegno di legge sull’agricoltura biologica consentirà anche al nostro Paese di allinearsi alle politiche Ue che, con il Green Deal, la strategia Farm to Fork e il Piano d’azione Europeo per il biologico, puntano a una crescita consistente del settore. Grazie alla legge sarà possibile utilizzare le risorse economiche per il sostegno all’agricoltura, la promozione dei prodotti alimentari e la ricerca che l’Unione europea ha espressamente vincolato all’agricoltura biologica e biodinamica.

Sono quattro gli oggetti del testo: l’armonizzazione e la razionalizzazione del sistema delle autorità nazionali e locali e degli organismi competenti; lo sviluppo di distretti biologici e l’organizzazione della produzione e del mercato, compresa l’aggregazione tra i produttori e gli altri soggetti della filiera; le azioni per la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico; l’uso di un marchio nazionale che contraddistingua i prodotti ottenuti con il metodo biologico, realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia.

L’esclusione del metodo biodinamico

Lungo il percorso che ha portato al sì del Senato al ddl sull’agricoltura biologica, non sono mancati gli ostacoli. Su tutti, quello legato all’equiparazione tra metodo biologico e biodinamico. Dopo le perplessità sollevate dalla comunità scientifica e pure dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 9 febbraio la Camera dei Deputati ha approvato degli emendamenti al testo che hanno eliminato ogni riferimento alle pratiche biodinamiche, giudicate pseudo-scientifiche, e quindi la loro tutela al pari di quelle biologiche. Contro l’inserimento del biodinamico si erano dichiarati tra gli altri anche il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi e la senatrice a vita Elena Cattaneo.

La soddisfazione del settore bio

Grande la soddisfazione del settore biologico italiano dopo l’approvazione della legge sull’agricoltura biodinamica. “L’impegno unitario delle associazioni del bio ha consentito di ottenere un grande risultato che, nonostante gli innumerevoli attacchi strumentali e gli argomenti utilizzati per screditare la biodinamica e cercare d’indebolire tutto il settore del biologico, ha permesso di approvare il testo di legge”, hanno sottolineato in una nota FederBio, AIAB, AssoBio, Associazione Biodinamica e AssocertBio.

Questa norma, attesa da oltre 15 anni, è essenziale per sostenere la conversione agroecologica, consentendo anche all’Italia di avvalersi del sostegno economico dedicato a questa agricoltura sostenibile certificata per far crescere il settore sia in termini di produzione che di consumi. Grazie a questa legge il biologico può diventare il motore di rilancio dell’intero comparto agroalimentare”, l’auspicio del gruppo di associazioni.


Marco Rizza
Scopri di più

Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

Scopri di più

Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte