Il processo di tropicalizzazione sta trasformando le regioni mediterranee, così il clima si scalda e le piogge torrenziali si moltiplicano.
“Non ci sono più le mezze stagioni” è considerato ormai uno slogan, ma, a causa della tropicalizzazione del clima, il detto si dimostra più che mai azzeccato. Nelle aree mediterranee, infatti, il riscaldamento globale sta colpendo in modo durissimo e l’equilibrio dei cicli naturali risulta alterato. Le temperature si alzano, i periodi di siccità e di piogge torrenziali si alternano e le specie invasive prosperano. Le conseguenze si stanno già mostrando devastanti.
Cos’è la tropicalizzazione del clima?
Quando si usa l’espressione tropicalizzazione del clima si fa riferimento a un processo preciso. Con essa si indica, infatti, un cambiamento che porta un’area del pianeta a sperimentare condizioni climatiche teoricamente tipiche delle regioni tropicali. Queste sono in genere caratterizzate da temperature costantemente elevate, con escursioni termiche diurne più pronunciate di quelle annue. Le piogge sono, poi, concentrate in determinati periodi.
Tali condizioni sono, nelle regioni tropicali, però, determinate da fattori astronomici, riferibili all’altezza del sole, e dalla circolazione dei venti. Oggi in molte aree del pianeta a latitudini più elevate si sperimentano le stesse situazioni, e la causa è il riscaldamento globale. I climi temperati, contraddistinti da un alternarsi ciclico delle stagioni e da precipitazioni consistenti ma ben distribuite, stanno, dunque, in molte zone, sparendo.
Tropicalizzazione del clima nel Mediterraneo
Fra le aree in cui il clima sta subendo in modo più violento il processo di tropicalizzazione rientra quella del Mediterraneo. Qui le acque del mare che dà il nome all’area si stanno scaldando rapidamente e anche le temperature della zona salgono a velocità doppia rispetto al resto del mondo. L’accelerazione riguarda anche l’evaporazione e la maggior umidità contenuta in atmosfera alimenta i fenomeni meteo estremi.
Alle precipitazioni violente fanno seguito periodi di intensa siccità. La variabilità climatica che ha sempre contraddistinto la regione è destinata a sparire. Alta e bassa pressione, con conseguente bello e brutto tempo, iniziano già a insistere sulle aree più a lungo. Tali alterazioni offrono terreno fertile a specie aliene di flora e fauna.
Conseguenze della tropicalizzazione del clima
Il processo di tropicalizzazione del clima ha un impatto drammatico tanto sulla natura, quanto sull’uomo. Le precipitazioni violente e prolungate si dimostrano in grado di fare ingenti danni. I periodi di siccità che a esse si alternano mettono, poi, sotto stress il suolo che si impoverisce sempre di più e va incontro alle dinamiche della desertificazione.
La situazione si fa, quindi, complicata anche per l’agricoltura. L’insediarsi di specie aliene rappresenta, inoltre, un problema per la biodiversità. Flora e fauna autoctone si trovano, così, a dover competere per le risorse. Il pericolo estinzione si fa per loro concreto dato che, spesso, il processo di adattamento risulta complicato.
Il processo di tropicalizzazione del clima appare irreversibile, ma gli esperti avvertono che limitare i danni è cruciale. Le autorità sono, dunque, chiamate a mettere a punto sistemi di adattamento che permettano alle comunità di rispondere alle emergenze. Mitigare la corsa del riscaldamento globale rimane, comunque, la priorità. Ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, per poi raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 è il piano da rispettare.