Il fenomeno della superluna suscita sempre interesse e scalpore ma cos'è davvero dal punto di vista astronomico?
Viene spesso da chiedersi cos'è e in cosa consiste il fenomeno della superluna che, periodicamente, ci spinge a osservare con più attenzione il nostro satellite. Scopriamo quindi cos'è davvero una superluna da un punto di vista scientifico.
Superluna: cos'è
È ben noto che la luna, il nostro satellite, non splende di luce propria. È il sole che, illuminandola in modo totale o parziale in quelle che sono definite fasi ci permette di osservarla nel cielo. La luna poi ruota attorno alla terra mostrandoci sempre la stessa faccia e seguendo un'orbita ellittica, vale a dire un cerchio schiacciato.
Queste poche informazioni sono da tenere a mente per capire cos'è la superluna. Il satellite infatti si trova a distanza variabile dalla terra a seconda della sua posizione sull'orbita. Questa distanza può variare da 405.500 chilometri quando è in apogeo, ossia alla massima distanza dalla terra, a 363.300 chilometri quando è in perigeo, o distanza minima.
Il fenomeno della superluna si verifica quando simultaneamente la luna si trova in perigeo ed è piena. La combinazione di questi due fattori ci regala quella che viene appunto definita superluna. Viceversa, la combinazione di apogeo e luna piena dà origine a una miniluna.
Quindi la superluna esiste? Da un punto di vista astronomico sì, la superluna esiste, ma per un osservatore terrestre è davvero difficile stabilire a occhio nudo la differenza.
La luminosità tra una superluna in perigeo e una luna in apogeo è del 30% quindi non trascurabile, ma percepire la differenza a occhio nudo è però difficile, a meno che non siate degli abili osservatori.
Quanto, poi, alla luna che sembra più grande quando si trova appena sopra all'orizzonte, non è stato ancora possibile stabilire con certezza l'origine del fenomeno, ma potrebbe darsi che la luna sembri più grande quando è bassa per una sorta di illusione ottica.
Infatti, trovandosi in prossimità di oggetti che il nostro occhio conosce e di cui è in grado di valutare la dimensione ne può percepire la maestosità. Basterà però osservarla con un occhio chiuso e coprendola con un dito appena sorta e quando è in cielo per rendersi conto che in realtà la sua dimensione non muta.