Convivenza uomo orso: esistono strategie per evitare il conflitto

La convivenza tra uomo e orso non è semplice, ma lo sviluppo di alcune strategie può rivelarsi salvifica. L’informazione è il primo aspetto su cui investire, ma prevenzione, limitazioni al movimento e piani economici ad hoc sono altrettanto importanti. Gli esempi di pacifica coesistenza non mancano e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, territorio dell’orso Marsicano, lo ricorda.

Come comportarsi se si incontra un orso
Perché la convivenza tra uomo e orso sia pacifica, educare i singoli è una priorità. È bene allora ricordare che il plantigrado non vede gli umani come prede e tende piuttosto a evitarli, perché li teme. Il grande mammifero attacca, dunque, spesso, perché colto alla sprovvista e spaventato. Le situazioni a rischio si verificano soprattutto con orsi feriti, in presenza di cibo, con madri che vogliono proteggere i cuccioli o in prossimità delle tane.
In caso di incontro ravvicinato gli esperti raccomandano di non correre o urlare, ma di allontanarsi piano, senza dare le spalle all’animale, parlando per farsi riconoscere. Se il plantigrado attacca è, invece, consigliabile sdraiarsi a terra a faccia in giù proteggendosi il collo, così che l’animale cessi di vederci come una minaccia.
Spray al peperoncino anti-orso
Secondo gli esperti del Bear Conflict Solutions Institute di Alberta, in Canada, davanti a un orso uno spray al peperoncino è un’ottima arma. Tra il 1985 e il 2006 i dati raccolti in Alaska mostrano che esso si è dimostrato in grado di bloccare il 92% delle aggressioni di orsi bruni, durante le quali è stato utilizzato. La soluzione appare pacifica e non richiede grandi investimenti.
Zone off-limits
Per favorire la convivenza tra uomo e orso l’istituzione di zone off limits può aiutare. Il PNALM ha stabilito nel 2020 che in alcune aree del Parco i visitatori non possano circolare, così da tutelare la fauna selvatica ed evitare incidenti. In alcune aree vige, invece, il divieto di muoversi con i cani, che possono innescare situazioni pericolose. Anche nelle zone in cui l’accesso di Fido è consentito, poi, l’obbligo di guinzaglio resta stringente.
Monitoraggio e prevenzione
Favorire la convivenza uomo orso significa sfruttare la tecnologia. I radiocollari possono, infatti, aiutare a monitorare gli spostamenti dei plantigradi. L’installazione di dissuasori acustici e ottici o di recinzioni elettrificate e di pollai anti-intrusione diventa, invece, la chiave per tutelare gli allevatori e le comunità. In Abruzzo queste ultime risorse vengono fornite ai singoli dalle autorità e l’utilizzo di cani da guardia opportunamente addestrati fa spesso il resto.
Convivenza tra uomo, orso e turismo
Le autorità sono tenute a evitare il conflitto tra uomo e orso anche formando i turisti. Secondo uno studio condotto nel 2021 da un Team dell’Università della British Columbia, infatti, uno dei maggiori problemi è che i plantigradi possano diventare troppo confidenti, a causa dei comportamenti umani. Bisogna, dunque, educare i singoli a evitare di nutrire la fauna selvatica e a raccogliere i rifiuti dopo il proprio passaggio. Ciò contribuisce a ridurre le possibilità di contatto.
Favorire la convivenza pacifica tra uomo e orso è possibile, ma richiede impegno. Per evitare il conflitto è opportuno predisporre anche un sistema di incentivi economici. Sugli Appennini sono previsti indennizzi facilmente accessibili per gli allevatori che subiscono perdite. Si stanno, poi, sperimentando progetti per cui i pastori possano avere l’immediato rimpiazzo dei capi di bestiame.
