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Cibo senza glutine: non sempre il più sano

Cibo senza glutine: non sempre il più sano

Il cibo senza glutine non sarebbe sempre il più sano. Una ricerca inglese ha indagato le proprietà dei cibi Gluten Free mostrando come non siano necessariamente la scelta più salutare.

Il cibo senza glutine non sarebbe necessariamente il cibo più sano. A mettere in guardia sulla tendenza ad accostare Gluten Free e dieta salutare è una ricerca dell’Università dell’Hertfordshire che ha messo a confronto oltre 1700 prodotti alimentari tra pasta, biscotti, pane e altri prodotti da forno. Per chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine i prodotti Gluten Free sono una necessità ma, per chi non soffre di queste condizioni, alimenti comuni sarebbero altrettanto, se non più, salutari.

Questione di nutrienti

In una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Human Nutrition and Dietetics, i ricercatori inglesi hanno raccolto quasi duemila differenti prodotti di dieci diverse categorie alimentari con e senza glutine mettendo a confronto da un lato le proprietà nutritive e dall’altro il costo. I dati sono stati raccolti direttamente di produttori e differenti catene di supermercati. Sebbene oggi si tenda ad accostare l’idea di Gluten Free con l’idea di una dieta più sana, secondo la ricerca, questo potrebbe non essere necessariamente vero.

Dai dati è emerso infatti che i cibi senza glutine contengono in media, ad eccezione dei cracker, una quantità maggiore di grassi saturi, zuccheri e sale delle rispettive controparti con glutine. Non solo, a quanto pare i cibi senza glutine contengono anche una quantità significativamente inferiore di proteine rispetto agli equivalenti con glutine in almeno il 90% dei casi. Il contenuto di grassi del pane senza glutine, ad esempio, era in media il doppio del pane comune.

Costo elevato

«Abbiamo constatato che i prodotti senza glutine non offrono alcun vantaggio nutrizionale rispetto agli equivalenti cibi comuni» è la posizione del dr. Rosalind Fallaize che ha partecipato alla realizzazione della ricerca «Non sarebbero quindi necessariamente un’alternativa più sana per coloro che non richiedono una dieta senza glutine a causa di condizioni mediche». Ovviamente, chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine non ha, in questo caso, molta scelta ma, per coloro che una scelta ce l’hanno, la ricerca apre una interessante prospettiva.

Una cosa però i cibi senza glutine hanno in più rispetto ai cibi comuni: il prezzo. La ricerca ha constatato come mediamente i prodotti Gluten Free costino fino al 159% in più dei prodotti equivalenti, vale a dire ben più del doppio. Questo non ha fermato l’incredibile aumento dei consumi per i prodotti «free». Nella sola Inghilterra i prodotti «senza» (come ad esempio, senza glutine, senza grassi, senza zuccheri) hanno visto un aumento delle vendite del 36% nell’ultimo anno. Quanto questo sia dovuto ad una effettiva capacità nutrizionale, a necessità imprescindibili dovute a condizioni mediche o quanto ad una distorsione generata da una oculata campagna di marketing resta un dibattito aperto. Per il consumatore, comunque, meglio essere informati.

Fonti: University of Hertfordshire – Journal of Human Nutrition and Dietetics


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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