La start-up ceca Bene Meat ha ottenuto la registrazione dall'Unione Europea per la carne coltivata destinata al cibo per animali domestici.
Dall’Unione Europea primo via libera di fatto alla produzione e vendita di carne coltivata in laboratorio e destinata al mercato del cibo per animali. Come riporta l’agenzia Reuters, l'azienda di carne coltivata Bene Meat Technologies con sede nella Repubblica Ceca è diventata la prima azienda a ottenere la certificazione nel Registro Europeo degli additivi per mangimi destinati agli animali domestici.
A detta del titolare di Bene Meat, si tratta della prima azienda a livello mondiale ad ottenere un'autorizzazione ufficiale per la produzione e la vendita di carne coltivata destinata a cani e gatti.
Cos’è la carne coltivata
La carne coltivata, chiamate anche carne artificiale o talvolta anche «carne in provetta» è un tipo di carne destinato al consumo umano o animale che non viene prodotto attraverso l’allevamento e la macellazione animale, ma è il risultato di un processo di moltiplicazione cellulare. Il processo di produzione della carne coltivata prevede la moltiplicazione delle cellule staminali o delle cellule muscolari prelevate da un animale vivo. Le cellule vengono «coltivate» generalmente in un bioreattore dove una specifica soluzione nutritiva ne permette la moltiplicazione e lo sviluppo di un tessuto simile alla carne ottenuta da animali macellati.
Carne coltivata nel cibo per animali
Il prodotto di Bene Meat è stato registrato nel Registro degli additivi per mangimi dell'Unione Europea dove sono elencati tutti gli additivi per mangimi autorizzati all’interno dell’Unione. Questo consentirà di fatto all'azienda di poter sviluppare, produzione e vendere cibo per animali contenente carne coltivata all’interno dei paesi dell’UE.
Al momento la start-up fondata nel 2020 è in grado di produrre solo pochi chilogrammi di carne coltivata al giorno. Secondo quando dichiarato dal Direttore Generale Roman Kriz a Reuters, l’azienda ceca punta ad aumentare la produzione fino ad arrivare a diverse tonnellate al giorno già dal 2024, il che permetterà di mantenere i prezzi competitivi con quelli dell’attuale cibo per cani e gatti. L’obiettivo dichiarato rimane quello di arrivare alla produzione di carne coltivata destinata all’uomo.