inNaturale
Home
>
Campionato mondiale di plogging, come funziona la competizione nata in Italia

Campionato mondiale di plogging, come funziona la competizione nata in Italia

Il plogging, mix tra jogging e raccolta dei rifiuti abbandonati, ha un Campionato mondiale, ma la gara non funziona come una maratona

Anche il plogging ha un suo campionato mondiale. Ma c’è di più. La competizione è nata e si svolge in Italia. Stiamo parlando del World plogging championship, manifestazione nata in Piemonte nel 2021 e organizzata da un comitato internazionale che vede in prima fila come direttore della gara il noto eco-runner Roberto Cavallo. Quest’anno, dal 30 settembre al 2 ottobre, è andata in scena la seconda edizione, ospitata dal Comune di Villar Perosa, in provincia di Torino. Ma come funziona questo Campionato mondiale di plogging?

Campionato mondiale di plogging, come funziona la competizione nata in Italia
Un momento del Campionato mondiale di plogging 2021. Foto: Stefano Jeantet @World plogging championship

Cos’è il plogging?

Prima di spiegare come funziona il Campionato mondiale di plogging, facciamo un passo indietro: cosa si intende per plogging? La parola si riferisce alla disciplina nata in Svezia che unisce la corsa (o un’altra attività fisica come la camminata), con la raccolta del littering, i rifiuti abbandonati a bordo strada, che si incontrano lungo il tracciato percorso.

Nasce dalla fusione tra jogging e plocka upp, espressione che in Svezia significa “raccogliere”. Uno dei suoi principali promotori e l’inventore del termine è l’ambientalista svedese Erik Ahlström che, trasferendosi dalla località sciistica di Åre a Stoccolma, al suo arrivo aveva avuto la sensazione di essere entrato in una discarica. Da quel momento organizzò gruppi di corridori che iniziarono a ripulire gli itinerari percorsi durante gli allenamenti. In poco tempo, l’attività ha conquistato moltissimi sportivi, anche in Italia.

Il Campionato mondiale di plogging

Una delle prove più evidenti è la nascita del Campionato mondiale di plogging nel nostro Paese. Nella prima edizione del 2021, svoltasi tra le Alpi torinesi della Valle Pelice, 55 atleti provenienti da tutto il mondo, hanno raccolto quasi 800 chili di rifiuti, percorrendo oltre 1.780 km di sentieri e con una media di quasi mezzo chilo di rifiuto ogni chilometro. Suddividendo la quantità complessiva di rifiuti raccolti per tutti gli atleti, ogni plogger ha raccolto circa 15 kg di rifiuti.

Nel 2022 sono stati oltre 70 gli atleti e le atlete partiti da Villar Perosa per ripulire i territori di Pinerolo e dell’Unione Montana delle Valli Chisone e Germanasca.

Campionato mondiale di plogging
Un momento del Campionato mondiale di plogging 2021. Foto: Stefano Jeantet @World plogging championship

Come funziona il Campionato mondiale di plogging

Per avere la possibilità di partecipare al Campionato mondiale di plogging, le opzioni sono due: partecipare a una delle gare qualificanti che si svolgono tra la primavera e la fine dell’estate (l’elenco è sul sito della World plogging championship); l’alternativa è mettersi alla prova con la Plogging challenge, registrandosi sul sito, selezionando il percorso e accumulando punti (calcolati trasformando i rifiuti in Co2 non emessa in atmosfera).

La gara vera e propria, in calendario all’inizio dell’autunno e ospitata ogni anno da una località diversa, non si svolge su un tracciato predefinito. I plogger, muniti di guanti e sacchi per l’immondizia, possono correre liberamente lungo le strade e/o i sentieri dell’area individuata per il tempo di gara deciso dall’organizzazione. Nel 2021 era di 8 ore, nel 2022 è stato abbassato a 7. Gli unici aspetti simili a una maratona sono partenza e arrivo sotto a un arco. Ma tagliato il traguardo non è possibile sapere subito il proprio risultato.

I punteggi individuali, e quindi i vincitori, sono infatti calcolati sulla base di tre diversi parametri: la distanza percorsa, il dislivello positivo e la quantità e la qualità dei rifiuti raccolti, trasformati in Co2 equivalente non emessa in atmosfera. Vengono premiati anche i primi delle classifiche generali maschile e femminile, e il plogger e la plogger che raccolgono il maggior numero di rifiuti singoli. Sono previsti infine un premio paralimpico e un riconoscimento per l’atleta venuto da più lontano.


Marco Rizza
Scopri di più

Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

Scopri di più

Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte