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Allergie e intolleranze alimentari, in casa sempre più cene differenziate

Allergie e intolleranze alimentari, in casa sempre più cene differenziate

Col crescere di allergie e intolleranze alimentari l’abitudine di un tempo di mangiare tutti insieme in famiglia sta cambiando e sempre più famiglie devono adattarsi.

Per colpa di allergie e intolleranze alimentari quasi tre genitori su quattro cucinano più di un piatto per cena. Quella che un tempo era l’abitudine di mangiare tutti insieme lo stesso piatto sta cambiando per via delle crescenti esigenze e restrizioni alimentari. Una ricerca inglese ha cercato di tracciare i contorni di un fenomeno in espansione.

Il lato sociale di allergie e intolleranze alimentari

Un tempo era colpa generalmente di bambini capricciosi. Invece di un particolare piatto poco gradito in tavola si cercava di accontentare i gusti differenti. Eppure, il più delle volte si mangiava tutti la stessa cosa capricci o meno. Oggi invece non è più questione di gusti sofisticati o bambini che non amano le verdure: la differenza in tavola è una necessità dovuta dalle crescenti allergie e intolleranze alimentari.

Una ricerca inglese per conto di Co-Op Food ha dato dimensione ad un fenomeno che tutti stiamo, in un modo o nell’altro, toccando con mano. Sugli oltre 2000 cittadini inglesi intervistati circa il 30% ha rivelato di avere particolari esigenze quando si tratta di alimentazione per via di scelte etiche o per via di esigenze di salute. Tra capricci, scelte salutiste ed esigenze mediche oltre il 40% degli intervistati ha ammesso di chiedere una cena differente rispetto a quella degli altri membri della famiglia.

Una cena differenziata

Secondo la ricerca, per questi motivi circa 3 famiglie inglesi su 4 cucinano oggi più di un piatto per cena in modo da adattarsi alle esigenze in tavola. La cena è uno dei pasti più «sociali» della giornata, quando l’intera famiglia ha la possibilità di ritrovarsi allo stesso tavolo e condividere lo stesso piatto. Tuttavia, a causa anche di allergie e intolleranze alimentari, il modo in cui mangiamo assieme sta cambiando.

Molti genitori d’oltremanica trovano stressante dover preparare fino a tre o quattro pasti differenti per cena. Il problema non è solo durante le cene in famiglia ma coinvolge anche eventi sociali come grigliate e feste dove è sempre più difficile accontentare tutti. Non sorprende quindi come sia in crescita l’ «alimentazione asociale» con il 18% degli inglesi che ha confessato di preferire cenare da soli piuttosto che doversi adeguare alle esigenze alimentari di qualcun altro.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


REDAZIONE
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