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4 frasi celebri di Mary Shelley sulla natura

4 frasi celebri di Mary Shelley sulla natura

Scopriamo insieme alcune delle più celebri frasi sulla natura di Mary Shelley, l’inventrice del primo romanzo gotico di fantascienza

Scrittrice, saggista e filosofa: Mary Shelley scrisse a soli 18 anni “Frankenstein”, noto come il primo romanzo gotico di fantascienza. La celebre scrittrice britannica analizza chirurgicamente la specie umana, soprattutto il desiderio di potere, di dominio e di manipolazione sulla natura. A tal proposito, afferma che «Da una parte la natura può presentarsi a noi con un aspetto ostile, dal quale bisogna difendersi, e come un insieme di risorse necessarie alla vita, che occorre via via esplorare. Ma è anche vero che lo sviluppo cieco della tecnica e dell’industrializzazione, punzecchiato di continuo dalla fame di profitto, alla fine può mettere a repentaglio il nostro rapporto con la natura, se non la natura stessa». Per Mary Shelley era fondamentale ascoltare la natura così come trarne preziosi insegnamenti, ma senza ricorrere alla violenza e a metodi per contrastarne il normale corso. Ancora oggi l’uomo e la scienza sono in continua lotta con la natura: ecco 4 tra le sue frasi più belle sul tema.

natura mary shelley
Foto: Ylanite @pixabay

4 frasi di Mary Shelley sulla natura

“Il mondo per me era un mistero da scoprire. Curiosità, bruciante volontà di impadronirmi delle leggi segrete della natura, e una felicità vicina all'estasi quando esse mi si svelavano: queste sono le prime sensazioni che riesco a ricordare.”

“Imparate dal mio esempio, se non dalle mie parole, quanto sia pericoloso acquisire la conoscenza e quanto sia più felice l'uomo convinto che il suo paese sia tutto il mondo, di colui che aspira a un potere più grande di quanto la natura non conceda.”

“Gli antichi maestri di questa scienza promisero l'impossibile e non giunsero a nulla. I moderni maestri promettono davvero poco; sanno che i metalli non possono essere trasmutati e che l'elisir di lunga vita è una chimera. Ma questi filosofi, le cui mani sembrano fatte solo per frugare nel fango, i cui occhi sembrano fissarsi solo sul microscopio, o sul crogiuolo, hanno compiuto miracoli. Essi penetrano nei recessi della natura e ne rivelano l'opera segreta. […] Hanno acquisito nuovi e quasi illimitati poteri, possono comandare il fulmine nel cielo, simulare il terremoto e prendersi gioco del mondo invisibile con le sue ombre.”

“Poteva essere l'uomo a un tempo possente, virtuoso e magnifico, eppure così vizioso e vile? […] Per lungo tempo non riuscii a concepire come un uomo potesse spingersi ad assassinare il suo amico, o anche perché ci fossero leggi e governi […]. Sentii parlare di divisione di proprietà, di ricchezze immense e di squallida miseria, di ceto, di discendenza e di nobiltà. […] Ed io che ero? […] Ero dotato di un aspetto spaventosamente deforme e ripugnante; non ero neppure della stessa natura dell’uomo.”

Frankenstein: molto più di un romanzo

Mary Shelley era molto critica verso l’industrializzazione e il progresso scientifico: ne vedeva limiti e pericoli. Nel suo romanzo più celebre, "Frankenstein", si sofferma proprio sul rapporto tra uomo, natura e industria. Secondo alcune chiavi di lettura, infatti, la sua opera viene considerata “premonitrice” riguardo i problemi di salvaguardia ambientale e cambiamento climatico. La sensibilità ambientale della scrittrice britannica sicuramente, va ben oltre la superficie e la celebrazione della natura in sé come sublime e rivela, agli sguardi più attenti, riferimenti alle difficoltà che già allora il Pianeta stava affrontando.

Il suo lucido e sagace pensiero, ancora oggi, ci aiuta a riflettere sul senso profondo della natura umana nel tempo e ad ascoltare meglio le complesse – ma allo stesso tempo semplici – leggi della natura.


Cristina Morgese
Cristina Morgese
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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