Vivere in un luogo con molti uccelli rende felici come un aumento di stipendio

Il canto degli uccellini rende felici tanto quanto un aumento di stipendio. Non si tratta solo di un pensiero da animalisti. A dirlo è uno studio. Il Centro tedesco per la ricerca integrativa sulla biodiversità (iDiv) ha scoperto che una maggiore biodiversità di volatili nell’ambiente in cui si risiede è in grado di migliorare l’umore al pari di un ritocco al rialzo della busta paga. Un risultato che, di conseguenza, rende ancora più importanti gli sforzi per la protezione dall’estinzione dei principali abitanti dei cieli.

La ricerca

Il lavoro, pubblicato nella rivista Ecological Economics, si è focalizzato sui cittadini europei. Per indagare su questa correlazione sono stati presi in considerazione i dati del 2012 del rapporto “La qualità della vita europea”, sondaggio che conteneva le risposte di 26mila residenti nel Vecchio Continente distribuiti in 26 Paesi diversi.

I risultati sono molto curiosi. I ricercatori hanno scoperto che vivere in un luogo in cui volano e cinguettano circa 14 specie diverse di uccelli porta livelli di felicità simili a quelli riscontrati per un aumento dello stipendio di 124 euro al mese. “In base ai nostri risultati, i cittadini europei più felici sono quelli che possono beneficiare della presenza di un maggiore numero di uccelli durante le loro giornate oppure quelli che vivono in un contesto immerso nella natura altrettanto ricco di specie”, ha detto il coordinatore della ricerca Joel Methorst.

Uccelli e la biodiversità

Non si tratta più solo di semplici impressioni da amanti della natura. Ora anche la scienza presenta delle prove. Ma c’è di più. Secondo lo studio tedesco gli uccelli sono i migliori indicatori, in quanto più facilmente visibili, per verificare lo stato della biodiversità in una data area. Questo è particolarmente importante nei centri urbani, dove alberi, piante e habitat naturali in generale sono più rari. L’avvistamento di un buon numero di volatili in città indicherà dunque che esistono ancora zone verdi in cui trovano riparo.

Un motivo in più per tutelare i parchi e i giardini esistenti e per chiederne ancora di più. Altri studi hanno dimostrato che vivere in un’area molto verde solleva l’umore, migliora la qualità dell’aria e quindi protegge la salute della popolazione che vi risiede. Insomma, la biodiversità in generale aumenta il benessere a lungo termine tanto quanto la sicurezza finanziaria. E gli stormi di uccellini gioiosi danno il loro grande contributo.

Le ali della felicità

Non è un caso che il birdwatching, cioè l’osservazione dei volatili come passatempo, stia diventando un’attività piuttosto comune nel mondo. E forse la pandemia porterà ancora più persone a ritrovare la felicità nel battito di ali degli uccelli. Basti pensare che negli Stati Uniti ogni anno migliaia di amatori ed esperti partecipano alla “conta di Natale”. Si tratta di un censimento degli uccelli americani organizzato dalla National Audubon Society per raccogliere dati importanti sulla biodiversità. In Italia, invece, durante il lockdown della primavera 2020 la LIPU ha lanciato l’iniziativa #Vistidacasa per favorire l'osservazione e l'inserimento nel database online di Ornitho.it (o tramite l'app NaturaList) di tutte le specie di uccelli selvatici distinguibili nei dintorni della propria abitazione.