Vischio, tra tradizione e medicina
Il vischio è una pianta usata per decorare le case in occasione di Natale e Capodanno. Questa pianta fa parte della tradizione popolare di molti Paesi ed è anche un simbolo di fortuna. Tuttavia, in antichità, il vischio non era solo un segno di buon auspicio, ma era anche usato da alcune civiltà per scopi religiosi e per curare specifiche patologie.
Il vischio nella tradizione celtica e romana
Il vischio è una pianta conosciuta anche dai Celti, i quali la resero uno degli elementi caratteristici della loro tradizione. Infatti, i Celti consideravano il vischio una pianta sacra, una sorta di dono divino che aveva il potere di tenere lontano la sfortuna e le malattie. Inoltre, i Celti ritenevano che il vischio fosse la chiave per accedere al mondo dei morti e che potesse tenere lontani i demoni.
Secondo alcune popolazioni antiche, il vischio aveva il potere di guarire alcune malattie del corpo. Ad esempio, per alcuni il vischio era la cura ideale per combattere la pertosse, la gotta e l’epilessia. Anche gli antichi romani attribuivano al vischio capacità quasi miracolose. Secondo Plinio il Vecchio, il vischio era in grado di conciliare il sonno e di curare la mente e il corpo.
Il vischio e la tradizione del bacio
La tradizione che ha reso celebre la pianta del vischio è una sola: quella del bacio. Quando due persone si trovano sotto un rametto di vischio, la tradizione prevede che debbano baciarsi. Ma da dove nasce questa usanza? Questa pratica, tipica di Capodanno, trae origine dalla mitologia germano-scandinava che vede protagonista il dio Balder.
Egli attirò su di sé l’invidia di Loki, il dio dell’inganno, che iniziò a progettare l’uccisione di Balder. Per compiere l’omicidio, Loki si servì di una freccia ricavata da una pianta di vischio. Balder fu colpito a morte ma, grazie all’intervento della dea Frigg, riuscì a sopravvivere. Presa dall’entusiasmo, la dea iniziò a baciare chiunque passasse sotto la pianta di vischio.
Il potere del vischio
In molte culture, la tradizione assegna al vischio dei poteri straordinari. Alcuni di questi hanno un fondo di verità e sono legati alle caratteristiche chimico-fisiche della pianta. Altre, invece, sono puramente frutto della fantasia degli uomini antichi che cercavano di far fronte alle disgrazie attraverso l’utilizzo di alcuni rimedi naturali.
Ad esempio, gli antichi abitanti della Boemia ritenevano che il vischio fosse in grado di allontanare i fulmini e di proteggere le persone dalle mortali scariche elettriche generate durante i temporali. Per questo motivo, il vischio era chiamato “scopa del tuono”. Invece, in Africa, il vischio garantiva l’incolumità dei guerrieri. Per questo motivo, molti di loro indossavano degli amuleti realizzati con del vischio quando andavano in guerra.
Vischio: il trionfo del bene sul male
Il vischio ha un compito rilevante per le usanze religiose, spirituali e mediche di molte civiltà antiche. In questi casi, il vischio spesso era anche il simbolo della vittoria del bene contro il male. Anche ai giorni nostri, il vischio riveste ancora un ruolo importante nella tradizione legata soprattutto a Natale e a Capodanno, festività in cui si celebrava un nuovo inizio dopo l’inverno.
