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Venezia e riscaldamento globale: rischi sempre più concreti

Venezia e riscaldamento globale: rischi sempre più concreti

Il rapporto tra Venezia e riscaldamento globale è complicato e, con il livello dei mari in continuo aumento, il futuro della città preoccupa molti.

Un recente studio ha indagato sul complicato rapporto tra Venezia e riscaldamento globale. L’innalzamento del livello dei mari preoccupa, infatti, gli esperti e il timore è che il futuro riservi alla città sorprese poco piacevoli. Gran parte delle speranze delle autorità sono riposte nel MOSE, ma le incertezze sono ancora molte e progredire nella ricerca appare ancora indispensabile.

enezia e riscaldamento globale

Lo studio su Venezia:

La relazione tra Venezia e riscaldamento globale appare complessa e uno studio di Ca’ Foscari, Istituto di Scienze Marine del CNR e Università del Salento ha cercato di chiarirla. Gli scienziati hanno raccolto dati storici e contemporanei per comprendere quanto il rischio di inondazioni sia aumentato e delineare previsioni per il futuro. I ricercatori si sono concentrati sul livello relativo del mare, ovvero sull’altezza delle acque rispetto a un punto preciso sulla terra ferma. Esso è destinato ad alzarsi tra i 17 e i 120 cm. Il margine d’incertezza è dunque altissimo. I processi remoti e interni a Mediterraneo e Adriatico risultano, infatti, ancora poco chiari e i diversi livelli di emissioni potrebbero fare la differenza.

Venezia e riscaldamento globale:

Il rapporto tra Venezia e riscaldamento globale rischia di ripercuotersi sulle vite di molti. Per proteggere le zone a rischio si conta oggi principalmente sul MOSEE, Modulo Sperimentale Elettromeccanico. Il suo funzionamento si basa sulla capacità di prevedere l’innalzamento del livello del mare con 4-6 ore di anticipo, così da poter aprire o chiudere le barriere di conseguenza. Georg Umgiesser, coautore, ha dunque specificato che previsioni errate, portano purtroppo a un utilizzo errato del sistema, con pesanti ripercussioni ambientali ed economiche. Fenomeni estremi, come tempeste, tsunami metereologici e onde planetarie atmosferiche potrebbero in futuro complicare ulteriormente la gestione delle acque.

Un futuro di rischi concreti:

La relazione tra Venezia e riscaldamento globale sembra destinato a farsi di anno in anno più complicata. In uno scenario ad alte emissioni, poco probabile, ma purtroppo plausibile, la laguna potrebbe dover restare chiusa per quasi tutto l’anno a partire dal 2075. Ciò avrebbe conseguenze drammatiche su città e natura e non risulterebbe probabilmente sostenibile. Piero Lionello, autore leader, ha specificato che, data la conformazione della città, in futuro piccole variazioni sono destinate ad avere grande impatto. Ha poi continuato spiegando che, purtroppo, l’innalzamento del livello dei mari risulta ancora imprevedibile e nemmeno un completo arresto del cambiamento climatico offre garanzie sul fenomeno.

La relazione tra Venezia e riscaldamento globale richiede attenzione. Il nuovo studio appare significativo, ma non può che essere considerato un punto di partenza. Indagare ancora e prepararsi a ogni evenienza rappresenta oggi l’unica strategia di adattamento percorribile. Per le città costiere il rischio di trovarsi a fare un buco nell’acqua non è mai stato così letteralmente concreto.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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