La presenza nel lupo di batteri resistenti agli antibiotici è un indicatore dello stato di salute dell’ambiente.
La vita sulla Terra non conosce barriere geografiche e anche le attività dell’uomo influiscono sulla salute ambientale. Uno studio sul lupo ha messo in evidenza l’esistenza delle relazioni tra le diverse forme di vita. Nello specifico, questo mammifero è un indicatore della presenza di batteri resistenti agli antibiotici che possono influire anche sulla salute umana.
La resistenza agli antibiotici
Si chiama “antibiotico-resistenza” e riguarda sia le persone che gli animali e l’ambiente. Si tratta della capacità di alcuni batteri di sviluppare una resistenza agli antibiotici. Ciò comporta delle complicazioni soprattutto in ambito sanitario, dal momento che l’antibiotico-resistenza incide sulla qualità della vita del paziente e può avere anche delle ripercussioni economiche sulla comunità.
Inoltre, l’antibiotico-resistenza riguarda anche l’ambito veterinario ed ambientale. L’utilizzo eccessivo o non appropriato degli antibiotici può far insorgere delle nuove resistenze nei microorganismi. I residui di questi medicinali possono finire nell’ambiente contaminandolo, aumentando la pressione selettiva verso altri batteri.
Il ruolo del lupo
Il lupo gioca un ruolo fondamentale nell’ecosistema. Da una parte è uno dei principali grandi predatori europei che contribuisce a mantenere in equilibrio l’ecosistema. Dall’altra parte rappresenta anche una sentinella per individuare la presenza ambienti contaminati da antibiotici a cui i batteri hanno sviluppato una resistenza.
Il lupo è un animale selvatico che raramente viene trattato con degli antibiotici. Infatti, i veterinari li utilizzano per questo mammifero solo in casi eccezionali, come quando viene recuperato un esemplare ferito. Per tanto, la presenza nel lupo di batteri resistenti agli antibiotici è un indicatore di quanto questi ultimi abbiano contaminato un determinato ambiente.
Lo studio
Lo studio legato alla presenza nel lupo di batteri resistenti agli antibiotici è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Antibiotics”. I risultati sono stati ottenuti dal lavoro eseguito dal Wildlife Research Center del Parco Nazionale della Maiella e dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo. I risultati dello studio non servono solo in ambito ambientale, ma anche sanitario. La stessa Organizzazione mondiale della Sanità ha collocato la resistenza agli antibiotici tra le principali questioni sanitarie del futuro.
L’Istituto Superiore di Sanità afferma sul proprio sito Internet che il fenomeno della resistenza agli antibiotici da parte dei batteri è aumentato considerevolmente negli ultimi decenni. L’utilizzo smodato di questa tipologia di farmaci incide sulla pressione selettiva favorendo la proliferazione di quei ceppi di batteri che riescono a sopravvivere a specifici antibiotici.
Sotto una nuova luce
Lo studio pone una nuova luce sulla relazione uomo-lupo. Nel corso dei secoli questo mammifero è stato prima cacciato, quasi fino all’estinzione, e in seguito è stato reintrodotto diventando un’icona per tante persone. Ora diventa sempre più chiaro come il lupo possa essere una vera e propria risorsa per l’uomo per mantenere in salute l’ambiente.