Uccelli: uova in anticipo a causa del cambiamento climatico
Per gli uccelli convivere con il cambiamento climatico non è semplice e a ribadirlo ci ha pensato uno studio di recente pubblicato in Journal of Animal Ecology. Il lavoro ha mostrato che il riscaldamento globale porta molti volatili a deporre le uova in anticipo. Il rischio è quello dell’innescarsi di un effetto domino e gli scienziati sono preoccupati.
Lo studio
A riportare l’attenzione su quanto il cambiamento climatico influisca sugli uccelli ci ha pensato un team americano. I ricercatori hanno condotto un’analisi sistematica sulle abitudini di nidificazione di 72 specie di volatili attivi intorno a Chicago. Hanno, così, confrontato le moderne osservazioni effettuate sul campo, rese possibili anche dall’utilizzo di ampi specchi installati su lunghi pali, con i dati storici. Per reperire questi ultimi il team si è servito della collezione di uova del Field Museum. Essa, con le accurate etichettature, ha fornito informazioni sul periodo 1880-1920, momento in cui tali raccolte sono tristemente passate di moda. L’integrazione di un modello statistico ha permesso di colmare gli anni di gap e di paragonare, poi, i trend con l’intervallo di tempo 1990-2015.
Uova in anticipo
Lo studio ha certificato che l’impatto del cambiamento climatico sugli uccelli è significativo. È, infatti, emerso che un terzo delle specie target oggi depone le uova con 25 giorni di anticipo rispetto a 100 anni fa. Gli scienziati hanno dunque cercato una correlazione tra questo cambiamento e la variazione di temperatura. Scontrandosi con l’impossibilità di reperire dati sulla zona hanno, però, virato sull’analisi indiretta di tale variabile, tramite l’esame dei livelli di CO2 nell’atmosfera. La connessione con il mutamento delle abitudini di nidificazione è stata confermata e ciò si è aggiunto a una serie di dinamiche già documentate. Il riscaldamento globale ha già provocato variazioni nelle dimensioni dei corpi degli uccelli e alterazioni nei loro cicli di migrazione.
Equilibri a rischio
I dati sull’impatto del cambiamento climatico sugli uccelli fanno riflettere. Per molte specie deporre le uova in anticipo significa esporsi ai pericoli della cosiddetta “falsa primavera”. In tali fasi alle temperature miti si alternano periodici ritorni del freddo e gelate, che minacciano la sopravvivenza dei piccoli. La deposizione precoce delle uova porta, poi, alcune specie a confrontarsi con la scarsità di nutrimento o a competere con altre per le risorse disponibili. I numeri degli insetti sono, per altro, in declino. Ciò, insieme alla sempre maggiori difficoltà di sopravvivenza di gran parte della flora complica il quadro. Le variazioni di tempistiche di cui sono protagonisti i volatili trasformano, dunque, l’intero contesto in un circolo vizioso.
Che il cambiamento climatico stia sconvolgendo la vita di molte specie di uccelli è indubbio. L’umanità sta alterando il mondo in modo sempre più irreversibile e il tempo per rendersi conto delle conseguenze delle nostre azioni è ormai scaduto. Quando nemmeno le ali offrono un mezzo di trasporto efficace per fuggire, riflettere diventa un obbligo per ciascuno.
