Due squali bianchi percorrono insieme più di 6.500 chilometri e sui social media si parla di amicizia, ma gli scienziati sono cauti.
Terrificanti, maestosi, enormi… sono tanti gli aggettivi con cui sono stati descritti gli squali bianchi. Forse, a questi epiteti, si potrà aggiungere anche la capacità di stringere rapporti di amicizia. Il dubbio è sorto tra gli scienziati dopo che due squali bianchi hanno percorso insieme un lungo tragitto. Tuttavia, si tratta del primo caso osservato in questi animali che, solitamente, sono solitari e non bisogna cadere in erronee interpretazioni di questo comportamento.
L’amicizia tra squali bianchi
Gli squali bianchi non stringono amicizia, come spiega il biologo dell’Università internazionale della Florida, Yannis Papastamatiou. Per instaurare delle relazioni tra esemplari della stessa specie è necessaria la capacità di creare un legame emotivo. Gli squali bianchi sono animali solitari e, fino ad ora, non ci sono prove sul fatto che stringano alcun tipo di legame, tanto meno di amicizia.
Tuttavia, esistono dei casi in cui gli squali bianchi interagiscono tra di loro. Ad esempio, alcuni esemplari possono raggrupparsi durante le attività di caccia, in modo da poter cogliere l’occasione di qualche scarto di cibo dopo che è avvenuta la predazione. Inoltre, può capitare che due esemplari percorrano rotte migratorie simili.
Gli squali bianchi Simon e Jekyll
Anche se gli squali bianchi non stringono amicizia, un caso particolare potrebbe ribaltare alcune convinzioni sui rapporti sociali di questi affascinanti predatori oceanici. Bob Hueter e gli scienziati di Ocearch (organizzazione non profit che si occupa di tracciare gli squali) hanno notato che due squali bianchi hanno percorso insieme circa 6.500 chilometri lungo la costa atlantica del Nord America.
I due squali bianchi sono stati chiamati Simon e Jekyll. Entrambi sono lunghi circa 2,5 metri, hanno un’età compresa tra i 10 e i 15 anni e sono dotati di un tag per il tracciamento. Questi due esemplari sono seguiti a partire da dicembre 2022, quando sono stati applicati i tag che inviano in tempo reale le informazioni inerenti ai loro spostamenti.
Le ipotesi
I due squali bianchi hanno entusiasmato gli utenti del web che hanno iniziato a parlare di amicizia tra i due esemplari. Gli scienziati sono ben più cauti nell’attribuire questo legame ai due animali marini, anche se il caso di Simon e Jekyll è molto curioso. Al momento sono state fatte diverse ipotesi. Secondo Salvador Jorgensen (ecologo marino dell’Università statale della California), i due squali bianchi hanno seguito percorsi paralleli spinti da stimoli ambientali simili, come ad esempio la temperatura dell’acqua.
Lo stesso Hueter è scettico sulla possibilità che si tratti di amicizia tra squali bianchi. Tuttavia, lo scienziato rimane aperto alla possibilità che si possa trattare di un qualsiasi tipo di legame ed ha prelevato dei campioni per analizzarne il DNA. Nel caso in cui Simon e Jekyll dovessero risultare imparentati, si aprirebbero nuove possibilità sui rapporti sociali degli squali bianchi.
Alla ricerca di nuove prove di amicizia tra squali bianchi
Per ora parlare di amicizia di squali bianchi è errato, anche se il caso di Simon e Jekyll è curioso ed ha suscitato l’interesse degli scienziati. Bisogna aspettare nuove prove ed evidenze scientifiche prima di poter far luce definitivamente su questo strano comportamento. La raccolta di ulteriori dati potrebbe aiutare anche a capire meglio cosa accade durante le migrazioni di questi maestosi predatori.