Tappi di plastica attaccati alle bottiglie, è scattato l’obbligo UE

I tappi di plastica sono tra gli oggetti onnipresenti nell’ambiente, quindi l’Unione Europea ha deciso di imporre che essi rimangano attaccati alle bottiglie almeno per un lembo. Il provvedimento è parte della normativa contro la plastica monouso, SUP. La speranza è che il cambio di prassi si riveli salvifico per l’ambiente e l’Italia appare un’osservata speciale.

I tappi delle bottiglie di plastica che non si staccano
Avere a che fare con tappi che non si staccano dalle bottiglie di plastica su cui sono collocati non è ormai più solo l’eccezione, ma la regola. La prassi è infatti, parte della normativa SUP approvata dall’UE nel 2019. La legge prevede che possano essere immessi in commercio solo contenitori per bevande con capacità fino a 3 litri, in cui tappi e relativi coperchi rimangono attaccati al recipiente stesso per tutta la durata di utilizzo del prodotto.
La norma non dà indicazioni relative alle modalità o al design con cui rendere i tappi conformi. Lo scopo del cambio di regole è favorire un corretto smaltimento dei coperchi, che dovrebbero essere riciclati insieme al resto della bottiglia.
Perché i tappi sono attaccati alle bottiglie di plastica?
L’UE ha messo a punto la norma sui tappi delle bottiglie di plastica perché la dispersione di questi oggetti nell’ambiente si rivela troppo frequente. Essi risultano uno dei rifiuti più presenti sulle spiagge e occupano il secondo posto, dietro ai mozziconi di sigarette, anche in Italia. Per quanto sia difficile stimare l’entità del danno, i dati di monitoraggio e raccolta dei rifiuti indicano che sulle coste nel mondo sono stati rinvenuti oltre 20 milioni di tappi negli ultimi 30 anni.
Dato che ogni anno entrano nell’ambiente marino circa 22 milioni di tonnellate di plastica, cercare di porre un freno alla produzione di rifiuti appare fondamentale. I membri UE sono, in tale ottica, chiamati a riciclare il 77% delle bottiglie di plastica entro il 2025 e il 90% entro il 2030. Il provvedimento mira proprio a rendere raggiungibile il traguardo.
Tappi attaccati alle bottiglie di plastica e riciclo
Un puntuale riciclo dei tappi delle bottiglie di plastica rappresenta l’obiettivo principale della regola, ma le polemiche non mancano. Alcune aziende del settore sostengono, infatti, che i costi derivanti dai cambiamenti siano superiori ai vantaggi. Fare in modo che i tappi restino attaccati alle bottiglie implicherebbe, secondo loro, un aumento della quantità di plastica utilizzata che, nei casi estremi, tocca quota 10%.
Ciò andrebbe in contrasto con l’impegno ad alleggerire i prodotti. Altri sostengono, poi che la maggior parte dei contenitori che entrano nei circuiti di riciclo lo fanno già completi di tappi. Non mancano però i dati che confermano che la prassi si è già dimostrata efficace e i più confortanti arrivano dall’Olanda dove i tappi raccolti sulle spiagge del Mare del Nord nel 2022 sarebbero stati almeno 3.000 in meno.
I tappi delle bottiglie di plastica non sono l’unico focus della normativa. A dover rimanere attaccati ai contenitori sono anche quelli a chiusura degli imballaggi in cartone di latte e succhi di frutta. Le alternative in vetro non devono, invece, adeguarsi. Per quanto il Regno Unito faccia da caso a sé, è probabile, per altro, che esso non rimanga estraneo al cambiamento. Le multinazionali stanno virando, infatti, verso un adeguamento della produzione su vasta scala.
