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Sommelier del caffè: il nuovo lavoro nella ristorazione di lusso

Sommelier del caffè: il nuovo lavoro nella ristorazione di lusso

Comparirà a fine pasto per consigliarvi il meglio, è il sommelier del caffè una nuova figura professionale che sta prendendo piede nella ristorazione di lusso.

Per comprendere la figura del sommelier del caffè nella ristorazione di lusso basta pensare a quando andiamo al ristorante. Presto o tardi, insieme alle portate giunge sempre il momento di decidere quale vino accompagnare ai piatti. L’occhio cade sulla carta dei vini, senza però che questa sia del tutto decifrabile. Ecco che appare il sommelier a consigliarci. Avete mai sentito qualcuno dire solo: «mi porti un vino, grazie»? No. Allora perché, a chiusura dello stesso pasto lo stesso cliente chiede al cameriere: «un caffè, grazie».

Non tutti lo sanno, ma anche questa bevanda può vantare un terroir, delle origini, dei metodi di lavorazione e di preparazione differenti. Nonché caratteristiche organolettiche distintive. La scelta quindi non è così semplice come siamo abituati a considerarla noi italiani. Esiste, come per il vino, una carta del caffè. Proprio per questo, anche il sommelier del caffè è una figura professionale riconosciuta e funzionale.

Sommelier del caffè: chi è?

Un professionista specializzato nell’assaggio e nella valutazione del caffè, in tutte le sue espressioni. Dall’espresso al caffè filtro, dalle miscele alle monorigini. Quindi, innanzitutto il sommelier del caffè è un comunicatore: spiega le peculiarità e la biodiversità della materia prima. Porta l’attenzione del cliente su pregi e segreti di questa bevanda così amata quanto sconosciuta.

Attenzione: il sommelier del caffè non è un barista né un cameriere. Si tratta di un conoscitore della storia che sta dietro la tazzina, lungo l’intera filiera, così da trasformare la consumazione a fine pasto in una completa esperienza degustativa.

Come diventare sommelier del caffè

Per diventare degli esperti dell’assaggio, le organizzazioni che promuovono diversi corsi formativi non mancano: le principali sono Altoga, l’Iiac e Aicaf.Il percorso didattico comprende tre livelli di apprendimento delle capacità analitiche e sensoriali.

Una volta frequentato il livello base, quello intermedio e quello avanzato, i frequentanti saranno sottoposti a un test finale sia scritto, che orale e infine pratico. Il sommelier del caffè che avrà superato la prova, a questo punto potrà ottenere tutte le certificazioni necessarie.

Sbocchi professionali possibili

Sono tante le aziende che coinvolgono i sommelier del caffè come brand ambassador, per sensibilizzare i potenziali clienti attraverso incontri e workshop durante eventi e fiere di settore. Vengono poi impiegati dalle torrefazioni, per cercare di creare il blend più adatto agli obiettivi finali. Non solo: non tutti ne sono a conoscenza, ma esistono anche le competizioni di Cup Tasting nazionali e mondiali.

Un’ultima possibilità, per chi avesse mire imprenditoriali, è quella di cavalcare la cosiddetta Third Wave dello specialty coffee, aprendo uno specialty coffee shop. Gli esempi sono tanti anche solo in Italia: da Fax Factory e Il Faro a Roma, sino a Cofficina e Cafezal a Milano. All’interno di queste caffetterie specializzate, il ruolo del Sommelier del caffè trova il suo habitat naturale. In prima linea per diffondere la cultura di questa bevanda amata dagli italiani e nel mondo.


simonetta spissu
Simonetta Spissu
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Simonetta Spissu, una laurea magistrale in Culture moderne comparate, 29 anni e giornalista. Vive e lavora seguendo un semplice principio: tutto può esser scritto, per cui scrivo di tutto.
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Simonetta Spissu, una laurea magistrale in Culture moderne comparate, 29 anni e giornalista. Vive e lavora seguendo un semplice principio: tutto può esser scritto, per cui scrivo di tutto.
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