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Quali sono i prodotti che contengono microplastiche?

Quali sono i prodotti che contengono microplastiche?

Sapere quali sono i prodotti che contengono microplastiche rappresenta il primo passo per la riduzione dell'inquinamento.

Le microplastiche rappresentano una delle principali fonti di inquinamento. Contrariamente a quanto si possa pensare però, non derivano unicamente dalla disgregazione di oggetti in plastica. Ci sono prodotti, tra cui i cosmetici, in cui sono presenti già come tali. Capire quali sono i prodotti con microplastiche è di fondamentale importanza non solo per ridurne il consumo ma anche per trasformarsi in consumatori più consapevoli. 

Quali sono i prodotti che contengono microplastiche?
@envatoelements

Cosa sono le microplastiche?

Prima di scoprire quali sono i prodotti che contengono microplastiche, chiariamo cosa si intende con il termine. Con microplastiche ci si riferisce a frammenti di plastica di dimensione compresa tra i 330 micrometri e i 5 mm. Le microplastiche poi si suddividono in microplastiche di origine primaria, ossia fabbricate come tali (per esempio i microgranuli contenuti in alcuni cosmetici) e microplastiche di origine secondaria ossia derivanti dalla disgregazione di oggetti. 

Prodotti con microplastiche: quali sono?

Come detto, le microplastiche non derivano unicamente dalla disgregazione degli oggetti. Ci sono alcuni prodotti di uso comune che le contengono e questo potrebbe rappresentare un problema per la salute e per il pianeta. Vediamo quindi di capire quali sono i principali prodotti responsabili dell'inquinamento da microplastiche. 

Cosmetici

Le microsfere o microparticelle aventi funzione pulente o abrasiva sono spesso inserite nei dentrifici e in altri cosmetici come scrub e creme esfolianti. Va sottolineato però che dal gennaio 2020 in Italia i prodotti da risciacquo contenenti microplastiche sono stati vietati per legge. Per capire se altri prodotti contengono microplastiche occorre controllare tra gli ingredienti che non siano presenti Polyethylene (Pe), Polymethyl methacrylate (Pmma), Nylon, Polyethylene terephthalate (Pet), Polypropylene (Pp). 

Inoltre, a partire dal 15 ottobre 2023 l'Unione Europea ha messo al bando, con una direttiva, anche i glitter, prodotto decorativo contenuto in trucchi, smalti ma anche altri oggetti come come colle e copertine di agende e quaderni.  

Fibre sintetiche

La maggior parte delle fibre sintetiche viene sintetizzata a partire dal petrolio. Nylon, pile, microfibra, poliestere, elastan ma anche tessuti tecnici utilizzati per la produzione di abbigliamento sportivo sono responsabili del rilascio di microplastiche nell'ambiente. Il processo di disgregazione avviene durante il lavaggio: in lavatrice i tessuti si deteriorano e, attraverso lo scarico, le microplastiche arrivano al mare. La Norwegian Environment Agency ha evidenziato come le microplastiche provenienti da tessuti rappresentino il 35% di tutte le microplastiche disperse in acqua. 

Bustine del té

A essere sotto i riflettori sono in particolare le bustine a forma piramidale in nylon. Secondo uno studio condotto nel 2019 dalla McGill University di Montreal le suddette bustine sottoposte a una temperatura di 95°C ossia quella classica di infusione, rilascerebbero 11.6 miliardi di microplastiche e 3.1 miliardi di nanoplastiche. A questo va aggiunto che non essendo biodegradabili, andrebbero svuotate e smaltite separatamente. Per tutti questi motivi sarebbe meglio scegliere filtri in carta biodegradabli oppure optare per infusi venduti sfusi da inserire negli appositi filtri in acciaio inossidabile. 

Pneumatici

Lo strato più esterno degli pneumatici è costituito da gomma, polimeri sintetici e altri additivi. Durante l'utilizzo, l'azione abrasiva dell'asfalto deteriora queste plastiche che poi, per effetto del vento e della pioggia, si diffondono nell'ambiente. 

Pesca e navigazione

Sebbene sia vietato dal 1988 abbandonare reti da pesca e oggetti in plastica nel mare, negli ultimi tempi alcune battute di raccolta plastica nel Mar Adriatico hanno portato alla raccolta di oltre 200 tonnellate di plastica. In acqua la plastica è presente anche sotto forma di sacchetti, polistirolo, materiale da imballaggio e da costruzione


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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