Maggior attenzione alla dieta
In generale, gli italiani sono meno diffidenti di un tempo verso la cucina vegana e vegetariana. Pur essendo principalmente onnivori, prestano infatti una maggiore attenzione al consumo di proteine animali rispetto al passato. Nel dettaglio, due persone su tre (67%) dichiarano di aver ridotto i consumi di carne e pesce, principalmente per motivi di salute (45%), ma anche per un’attenzione al tema della sostenibilità (28%).
Il 20 per cento degli intervistati ha dichiarato di aver provato in passato una dieta vegana/vegetariana, mentre circa il 14 per cento si dichiara propenso a seguire una dieta vegana nei prossimi 12 mesi. Propensione che cresce (32%) qualora l’adesione al regime alimentare vegano fosse limitata nel tempo (3-6 mesi). Nel complesso, la popolazione italiana riconosce al veganesimo di avere un basso impatto ambientale (57%) e di essere salutare (55%).
I vegani e il food delivery
L’indagine ha analizzato anche le motivazioni che hanno spinto chi è già vegano e vegetariano a scegliere questo stile di alimentazione. Il 10 per cento degli intervistati di questa categoria lo ha fatto principalmente per salvaguardare la propria salute (50%) e per avere un minore impatto sull’ambiente (40%). Nonostante qualche difficoltà riscontrata, la quasi totalità dei vegani/vegetariani dichiara che sia più semplice seguire questo regime alimentare rispetto a qualche anno fa. Ad aiutare oggi sono proprio i servizi di food delivery che, oltre ad agevolare la vita di chi mangia già plant-based, spinge i più curiosi a sperimentare.
I piatti veg più ordinati a casa
Tra maggiore attenzione all’ambiente, tutela della propria salute e curiosità, i piatti vegani ordinati a casa hanno conosciuto così una crescita nel 2021. Secondo l’Osservatorio JustEat, la cucina vegana ha fatto registrare un incremento del 67 per cento sull’anno precedente. Nella categoria delle pietanze più ordinate, oltre a torta salata di verdure, pita falafel e babaganoush, spiccano anche i grandi classici del food delivery, ma in versione vegana. La classifica vede sul podio hamburger vegano, pizza vegana, marinara vegana per poi proseguire con vegan poke, panino vegano, uramaki vegan roll, insalata vegana, sushi vegano, margherita vegana e cornetto dolce vegano.
A dare un impulso agli ordini, anche l’allargamento dell’offerta nei menu. Non sono più, infatti, solo i ristoranti strettamente vegani a proporre alternative plant-based, ma pure quelli specializzati in altre cucine. Ecco perché nel 2021 sono cresciute molto le versioni vegane di poke (9300kg, +138%), sushi (3200kg, +78%), hamburger (31000 kg, +59%), pizza (22800kg, +43%), e insalate (3600kg, +20%).