Perché il lupo è un animale protetto?
Fonte di paure spesso ingiustificate, il lupo è da tempo immemore compagno dell’uomo sulla Terra. Nel corso dei secoli l’habitat naturale dei lupi si è ridotto progressivamente a causa dell’espansione delle attività agricole e industriali. Visti anche come una minaccia nei confronti di allevamenti e insediamenti, e come contendenti per la caccia, i lupi hanno vissuto un lungo periodo di persecuzione.
Questa combinazione di fattori ha portato a un crollo della popolazione di lupi in diverse aree del mondo portando la specie sull’orlo dell’estinzione. Secondo alcune stime, prima degli sforzi di conservazione, negli anni ’70 del '900 in Italia rimanevano solo poche centinaia di esemplari di lupi. Nel 2023 se ne stimano più di 3.000.
Perché è importante proteggere i lupi?
In quanto predatore all’apice della catena alimentare, il lupo svolge un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio degli ecosistemi in cui è presente. Senza la presenza di predatori naturali le popolazioni di animali selvatici possono aumentare fuori controllo, compromettendo le riserve alimentari naturali e mettendo a rischio il delicato equilibrio dell’intero habitat.
La protezione del lupo è quindi anzitutto la protezione della biodiversità per prevenire la perdita di una specie da sempre importante all’autoregolamento dell’ecosistema. Le prede abbattute dai lupi, inoltre, contribuiscono al proliferare di altre specie che si nutrono degli avanzi. Al contrario, invece, di quanto avviene per degli abbattimenti da caccia da parte dell'uomo per cui la preda in genere viene prelevata dall’ambiente.
Perché l’Unione Europea vuole rivedere la sua posizione sui lupi?
A partire dal 2022 diversi paesi all’interno dell’Unione Europea stanno chiedendo di rivedere la posizione sullo status del lupo come animale protetto. L’aumento della popolazione di lupi, frutto del successo della campagna di tutela degli ultimi decenni, sta portando infatti a sempre più contrasti tra i lupi e gli allevatori. Attualmente in Europa non è possibile l’abbattimento di lupi se non in casi eccezionali. La situazione potrebbe, però, cambiare se l’Unione Europea dovesse decidere di rivalutare la sua posizione e non considerare più il lupo come un animale in pericolo di estinzione.
Cosa può accadere ai lupi in futuro?
L'Unione Europea ha chiesto un conteggio più accurato della popolazione di lupi sul continente per avere un panorama esatto e poter prendere decisioni più accurate riguardo la riapertura della caccia al lupo. I paesi membri interessati manderanno i loro dati a Bruxelles entro la fine di settembre 2023. I dati serviranno per decidere il futuro dei lupi in Europa.
Secondo la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen "la concentrazione di branchi di lupi in alcune parti dell'Unione è diventata un vero problema per il bestiame e potenzialmente anche per le persone". Per questo motivo la Von der Leyen ha sollecitato le autorità locali e nazionali a prendere provvedimenti se necessario.
La legislazione europea in vigore già autorizza i singoli paesi a intervenire modificando lo status dei lupi per autorizzarne la caccia. Sulla proposta non sono mancate le veementi proteste da parte delle associazioni ambientaliste e animaliste che hanno criticato in particolare Von der Leyen di avere interessi personali. Lo scorso anno infatti un lupo in Germania ha attaccato e ucciso un pony di proprietà della presidente.
Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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