Il valore naturale degli alberi maturi
Questo perché molti cittadini hanno capito che tanti giovani arbusti non possono produrre gli stessi benefici di un albero nel pieno della maturità. È vero, specie come platani, faggi e querce richiedono una manutenzione costosa se crescono in città, ad esempio per i lavori utili a evitare che le loro radici affiorino dal cemento. “Ma questi costi sono più che compensati se si pensa al valore naturale”, spiega su The Conversation Mary Gagen, docente di geografia fisica alla Swansea University. Una sola quercia matura produce centinaia di litri di ossigeno ogni anno e protegge migliaia di specie di uccelli, insetti, licheni e funghi.
I vantaggi per la città
Ma i vantaggi non finiscono qui. Ormai conosciamo bene il fondamentale ruolo degli alberi nell’assorbire il diossido di carbonio dall’atmosfera, contribuendo al contenimento delle temperatura del pianeta. E il contributo degli alberi maturi è maggiore. A livello locale, rinfrescano anche l’ambiente urbano: grazie alle loro chiome (la canopea) portano ombra e fanno percepire meno le ondate di calore. Favoriscono poi anche la sicurezza, smorzando le precipitazioni più intense e riducendo gli allagamenti.
I benefici per la salute
Numerose ricerche hanno dimostrato che hanno anche un effetto positivo sulla salute delle persone, sia fisico che psicologico. Oltre alla CO2, assorbono le sostanze inquinanti tipiche dello smog e, di conseguenza, riducono le probabilità di sviluppare malattie come l’asma. Migliorano il benessere mentale e riducono i tassi di criminalità. Inoltre, se si pensa ai consumi, le persone tendono a spendere di più nei negozi posizionati lungo strade verdi.
Uno scambio che sa di greenwashing?
Le dimensioni contano in questo caso. Piantare un albero più grande ha un beneficio ecologico netto annuo maggiore del 92 percento rispetto a un piccolo arbusto. Quando vengono proposti questi scambi, quindi, si è davanti a una forma di greenwashing. O almeno, la pensa così Joe Coles, attivista che si occupa di “alberi urbani” per il Woodland Trust, ente impegnato nella conservazione dei boschi nel Regno Unito.