inNaturale
Home
>
Moda sostenibile, cinque marchi italiani da scoprire

Moda sostenibile, cinque marchi italiani da scoprire

Piccole o medie aziende italiane di abbigliamento ecosostenibile e responsabile per chi, anche quando si veste, vuole essere attento all'ambiente

Ridurre gli sprechi di risorse naturali, utilizzare materiali ecologici e rinnovabili, tutelare i diritti dei lavoratori, evitare lo sfruttamento degli animali: sono questi i pilastri su cui poggia la moda sostenibile o eco-fashion. Di seguito, cinque marchi italiani da scoprire.

Moda sostenibile marchi italiani

Bamboom

Il marchio di moda e accessori per la prima infanzia Bamboom nasce nel 2012 per opera di Pascalle de Jongh, imprenditrice di origine olandese e mamma di tre figli. I capi, progettati e prodotti interamente in Italia, sono certificati OekoTex 100 classe 1 e realizzati in bambù organico, un materiale soffice, traspirante e anallergico. Oltre ai prodotti naturali, Bamboom ha scelto di inserire anche materiali riciclati nella sua collezione, che comprende biancheria da letto, coperte, teli da bagno, copertine per fasciatoi, bavaglini, copertine seggiolini auto, tutine e body per bambini. Bamboom, che ha due sedi nel Nord Italia e un suo showroom dal 2020, propone i suoi prodotti in centinaia di negozi non solo italiani.

Maeko, tessuti e filati naturali

Maeko, attività artigianale nata nel 1998 dalla passione per la fibra di canapa di Mauro Vismara, è oggi un’azienda solida con sede a Milano, che realizza tessuti naturali di alta qualità a filiera controllata e partecipa allo sviluppo di un’economia sostenibile. Trasforma le fibre in filato (di canapa, ortica, soia, crabyon, bambù, lino, cotone biologico, Yak e lane certificate) a Biella, grazie all’acquisizione della storica filatura Filarte, crea tessuti sia jersey che navetta nel Nord Italia e tinge nella sua tintoria in provincia di Como. Maeko segue quindi ogni processo della fibra per creare filati e tessuti di pregio da immettere nel mercato dell’abbigliamento e dell’arredamento internazionale.

Par.co Denim

Produrre jeans di alta qualità, in Italia, in modo sostenibile: è questa l’idea che anima il marchio Par.co Denim, fondato a Bergamo da due cugini (Par.co è infatti l’acronimo di Parimbelli cousins). L’intento è contribuire a ridurre gli sprechi della moda, la seconda industria più inquinante al mondo. L’attenzione non è però volta solo alla sostenibilità ambientale, con la proposta di jeans eco-friendly, cruelty-free e senza l’impiego di coloranti o sostanze tossiche, ma anche ai rapporti etici con i fornitori, i clienti e i partner. I capi di Par.co Denim sono prodotti artigianalmente entro 35 km dalla sede, reperibili online o presso vari rivenditori.

Produzione Lenta

Fondata nel 2016 in provincia di Cuneo da Michele Donalisio, la piccola start-up Produzione Lenta nasce da un’idea di sostenibilità che ha tre declinazioni: sostenibilità ambientale, sostenibilità umana, sostenibilità economica. Il marchio comprende una rete di giovani artigiani e creativi che si appoggia a fornitori certificati dalla Fair Wear Foundation e propone capi di abbigliamento, in primis t-shirt, di cotone biologico legati all’ambiente e al territorio. Sono capi sostenibili prodotti in modo lento, acquistabili tramite l’e-commerce e, dal 2020, presso lo store di Torino all’interno del centro retail Green Pea.

Rifò

Rifò, inflessione toscana del verbo rifare, è un brand nato nel 2017 a Prato, che presenta una linea di abbigliamento e di accessori con fibre 100% rigenerate e rigenerabili: dal filato di lana cashmere, Rifò crea maglioni, sciarpe e cappelli, dai jeans usati maglie, tute e giubbotti e dai vecchi indumenti di cotone teli da mare, scialli e polo. Confezionati e spediti attraverso packaging di cartone e materiali plastic free, i prodotti Rifò sono a km zero, poiché la filiera produttiva si trova nel raggio di 30 km dalla città.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte