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Moda: la collezione "kids" di H&M creata con la plastica raccolta sulle spiagge

Moda: la collezione "kids" di H&M creata con la plastica raccolta sulle spiagge

Per la nuova linea è stato utilizzato il poliestere ricavato da circa 3,5 milioni di bottiglie PET raccolte in un arcipelago dell’Indonesia

H&M usa la plastica riciclata per i suoi vestiti. Nello specifico, il materiale delle tantissime bottiglie recuperate su alcune spiagge dell’Indonesia. Nei primi giorni del 2021 l’azienda di fast fashion ha lanciato una linea per bambini creato con un materiale che mescola il poliestere dei rifiuti con cotone biologico e riciclato. Si tratta del progetto "Bottle2Fashion", una delle ultime iniziative del brand svedese in materia di sostenibilità ambientale.

H&M ha creato una la collezione per bambini con la plastica delle bottiglie raccolte su alcune spiagge dell'Indonesia

Il progetto

Per trasformare le bottiglie in materiale utile per i propri vestiti H&M ha collaborato con l’azienda produttrice di acqua Danone Aqua. In totale sono state raccolte circa 71 tonnellate di bottiglie di plastica PET solo sulle spiagge dell’arcipelago Kepulauan Seribu (“Mille Isole”) e nell’area di Bandung. Il marchio di moda ne ha utilizzate approssimativamente 3,5 milioni per i suoi nuovi vestiti per ragazzini.

La linea

La nuova collezione comprende felpe con il cappuccio, pantaloni da joggig e magliette a maniche lunghe dai colori molto sgargianti. “Bottle2Fashion è un altro grande passo in avanti per un approccio circolare e collaborativo all’interno di H&M – ha detto Nellie Lindeborg, Assortment Sustainability Responsible del brand –. Dare una seconda vita alla plastica usa e getta come poliestere riciclato è prezioso in più sensi. In Indonesia, per l’ambiente, l’economia e i valori sociali locali. Ma lo è anche per il mondo e per i nostri clienti”.

La nuova linea per bambini di H&M sarà circolare (se ci sarà la collaborazione dei consumatori). “Una volta che i vestiti non andranno più bene ai bambini, invitiamo (in genitori) a restituirceli attraverso la nostra iniziativa di raccolta dei vestiti usati grazie alla quale li ricicleremo ancora una volta”, ha aggiunto Lindeborg.

Il problema plastica in Indonesia

Il Paese del Sudest asiatico vive una situazione difficile a livello di gestione dei rifiuti, in particolare della plastica. Nel mese di gennaio, in soli due giorni di attività, è stata raccolta la mostruosa quantità di 90 tonnellate di rifiuti sulle spiagge di Kuta, Legian, e Seminyak. La situazione è così grave che nel 2017 il governo locale ha dichiarato la trash emergency, l’emergenza rifiuti.

Cercare di correggere questa tendenza negativa può portare alla nascita di nuove opportunità. Ad esempio, il progetto di H&M con Danone Aqua ha creato nuovi posti di lavoro per la popolazione indonesiana nella filiera della raccolta, suddivisione, pulizia e trasformazione delle bottiglie.

Le iniziative di H&M

Come accennato, H&M negli ultimi anni si è impegnata molto per migliorare la propria reputazione di marchio fast-fashion ad alto impatto ambientale. Tra i vari progetti, ha collaborato con l’Hong Kong Research Institute of Textiles and Apparel per lo sviluppo della “Green Machine”, un macchinario che potrà aiutare a riciclare fino a 1,5 tonnellate di rifiuti tessili. Il brand ha creato la sua primissima linea circolare proprio con il poliestere riciclato dall’apparecchio.

A ottobre 2020, ha invece introdotto in uno dei suoi negozi di Stoccolma il sistema “Looop”, un’altra macchina che lava, taglia a strisce e lavora i filati dei vecchi vestiti restituiti dai clienti per crearne di nuovi. Infine, H&M è stato uno dei primi marchi al mondo a usare Circulose, una polpa di cellulosa ottenuta dal recupero delle fibre naturali presenti nei vestiti usati o invenduti.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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