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Maiali cinesi e virus: gli scienziati sono pronti al peggio

Maiali cinesi e virus: gli scienziati sono pronti al peggio

I maiali cinesi potrebbero essere a rischio di una epidemia da virus, e gli scienziati temono conseguenze fuori controllo per il paese con più suini al mondo.

I maiali cinesi rappresentano un incubo per gli scienziati che si occupano dei virus e del loro contenimento. La Cina è il maggiore produttore al mondo di carne suina e ha il più alto numero in assoluto di capi di bestiame. Ma sarà in grado di contenere una possibile epidemia senza che si diffonda nel mondo?

Il virus della peste suina africana

A mettere in allarme gli esperti sono stati alcuni rilevamenti del virus della peste suina africana, un patogeno altamente infettivo e mortale per i maiali che ne vengono contagiati. Non si tratta di una malattia pericolosa per l’essere umano, ma può portare allo sterminio di migliaia di maiali nel tentativo di contenerla. Non c’è modo di curarla e si diffonde in ambienti caldi, freddi, attraverso la contaminazione di indumenti, terreno e zecche.

Se arrivasse in paesi come la Germania o la Danimarca potrebbe creare serissimi problemi economico-sanitari. Potrebbe non essere il solo problema: virus come l’H5N1, un sottotipo di virus dell’aviaria, hanno dimostrato di poter mutare rapidamente per contagiare diverse specie animali. Se dovesse succedere anche con il virus della peste suina africana saremmo preparati?

Perché i maiali cinesi sono in pericolo

La Cina potrebbe involontariamente aver contribuito ad una pericolosa miscela esplosiva: allevamenti ultra intensivi paralleli ad allevamenti domestici, norme sanitarie scarne e un vastissimo territorio da monitorare. Yang Hanchun, uno scienziato specializzato nelle malattie virali che colpiscono i suini, ha sottolineato che il virus della febbre suina potrebbe risultare semplicemente incontenibile in questo tipo di contesto.

Nel mese di agosto del 2018 si sono contati 4 focolai che hanno colpito i maiali cinesi, tutti provocati dallo stesso virus. 9.000 maiali sono stati uccisi nel tentativo di contenere la malattia, lanciando parallelamente campagne di sterilizzazione e disinfezione degli allevamenti, macelli e mercati.

Sono stati effettuati test in tutta la nazione per valutare lo stato di salute degli animali. Juan Lubroth, capo veterinario alla sede della FAO a Roma, ha sottolineato quanto la sfida per la Cina sia davvero complessa. Per ora il virus delle febbre africana suina sembra contenuto, ma non è assolutamente una situazione da sottovalutare, avvertono gli esperti.

Fonti: Science, Epicentro


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Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
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Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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