inNaturale
Home
>
Made Green in Italy: ecco come funziona il marchio

Made Green in Italy: ecco come funziona il marchio

Prodotti fatti in Italia nel rispetto dell’ambiente, il marchio Made Green in Italy punta sulla sostenibilità riconoscibile.

Si chiama Made Green in Italy, ed è il marchio tutto italiano per i prodotti realizzati in modo sostenibile. Nato a partire dal 2015 per volontà del Ministero dell’Ambiente è regolato effettivamente dal 2018. Si tratta di uno schema nazionale a cui le aziende possono aderire su base volontaria. Ottenere la certificazione e quindi il marchio vuol dire rispettare una serie di parametri stringenti a garanzia del consumatore.

made green in italy

Greenwashing e Made Green in Italy

Lo schema e il marchio nascono inizialmente per contrastare il fenomeno sempre più diffuso di “greenwashing”. Il termine indica la tendenza contemporanea a utilizzare parole come, naturale, bio, sostenibile e simili per convincere il pubblico che i prodotti di un’azienda sono realizzati nel rispetto ambientale. Non sempre tuttavia si tratta di una affermazione verificabile o veritiera. Il Made Green in Italy punta a fornire un elemento di conformità per il consumatore, in modo che possa effettuare al supermercato delle scelte più consapevoli.

Come si ottiene il marchio?

Chi è interessato a ottenere il marchio Made Green in Italy deve rispettare una serie di parametri. Il primo, ovviamente, essere un prodotto realizzato in Italia. L’azienda interessata deve poi dimostrare la propria sostenibilità in una verifica attraverso le linee guida europee sull’impronta ambientale del prodotto. Note come PEF (Product Environment Footprint), si tratta di una serie di criteri volti a misurare l’impatto ambientale di un bene o servizio durante il suo ciclo di vita, dalla catena di approvvigionamento dei materiali fino al suo arrivo sugli scaffali e alla gestione di eventuali rifiuti.

Quando si ottiene il Made Green In Italy?

Per ottenere il marchio, l’impatto di un’azienda o prodotto italiano vengono comparati ad un “benchmark”; ovvero un indice di riferimento stabilito a livello nazionale. I prodotti con prestazioni migliori dell’indice di riferimento sono identificati come Classe A e possono utilizzare il marchio Made Green in Italy. I prodotti invece che solo raggiungono il “benchmark” vengono identificati come Classe B e possono utilizzare il marchio solo a patto di impegnarsi a ridurre il proprio impatto ambientale in futuro.

Sono esclusi invece dall’utilizzo del marchio i prodotti che si posizionano al di sotto dell’indice, identificati come Classe C. I prodotti in grado di esporre il marchio dovranno inoltre esporre anche un codice QR. Il consumatore potrà utilizzare il codice per accedere ad una pagina web dove è evidenziato l’impatto ambientale di quello specifico prodotto. Al momento solo alcune categorie alimentari hanno delle linee guida definite. Il marchio tuttavia punta ad espandersi anche oltre il settore alimentare.


denis venturi
Denis Venturi
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte