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Jason Momoa lancia la sua linea di scarpe biodegradabili d’arrampicata

Jason Momoa lancia la sua linea di scarpe biodegradabili d’arrampicata

L’attore protagonista di Aquaman, molto attivo per l’ambiente, è il testimonial di un modello di calzature create con un materiale a base di alghe

Jason Momoa ha lanciato la sua linea di scarpe biodegradabili e vegane. L’affascinante attore, noto in particolare per i suoi ruoli nella serie Il Trono di Spade e nel film Aquaman, ha collaborato con So iLL, marchio americano specializzato in calzature per l’arrampicata, per dare vita alle “So iLL x On The Roam Collection”. Le ha presentate con un post sul proprio profilo Instagram ufficiale. In questo caso non si tratta di scarpe tecniche, ma di un modello creato semplicemente per camminare nel mondo rispettandolo.

Jason Momoa ha lanciato la sua linea di scarpe prodotte con materiali ecofriendly

I materiali delle scarpe

I materiali dai quali sono composte sono infatti molto ecofriendly e non includono derivati animali. La tomaia è in cotone biologico, lo strato superiore è in sughero, mentre le suole sono biodegradabili. Hanno anche un’intersuola fatta con un materiale di BLOOM Foam, azienda specializzata nella trasformazione di alghe in prodotti sostenibili. Le scarpe sono disponibili in due colorazioni diverse e si possono già preordinare. Fanno parte di una collezione più ampia che include anche borse, mascherine e altri accessori creati con bottiglie riciclate.

Momoa e l’attenzione per l’ambiente

Per presentarle al pubblico, So iLL ha scelto un personaggio molto attento all’ambiente. Jason Momoa non è vegano, ma da qualche anno è impegnato in prima linea per il pianeta. Impossibile non ricordare la rasatura totale della sua iconica barba nel 2019. Un gesto volto ad attirare l’attenzione dei suoi fan verso le tematiche ambientali e verso un’azienda di cui è testimonial, Manalau. L’azienda distribuisce la sua acqua minerale in lattine di alluminio riciclabili al 100 percento invece che nelle classiche bottigliette in plastica.

Non si può non ricordare anche il discorso che, nello stesso anno, ha tenuto alle Nazioni Unite. Originario delle Hawaii, era stato chiamato a parlare in rappresentanza degli stati insulari del pianeta, tra le nazioni più colpite in assoluto dai cambiamenti climatici. In quell’occasione aveva paragonato la crisi climatica a una “malattia che sta infettando il nostro pianeta. Dall’atmosfera agli abissi marini, siamo inquinati” e invitato all’azione perché non possiamo più concederci il lusso di prendere sotto gamba il problema mentre stiamo andando consapevolmente verso il punto di non ritorno. Noi esseri umani abbiamo bisogno che il pianeta sopravviva. E non dobbiamo fare errori, perché lui non ha bisogno di noi”.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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