Inquinamento luminoso, problemi per umanità e natura

L’inquinamento luminoso consiste nell’alterazione dei livelli di luce a opera dell’uomo e può causare seri problemi. L’illuminazione artificiale è, infatti, in grado di modificare i cicli sonno-veglia, sia negli animali sia nell’uomo, e arriva persino a mettere in crisi i vegetali. Le conseguenze colpiscono anche alcuni ambiti di ricerca scientifica e il rischio è che la situazione continui a peggiorare.

Inquinamento luminoso: quali problemi causa all’uomo?
L’inquinamento luminoso può essere causa di problemi di salute per l’uomo. L’essere umano si è, infatti, evoluto per regolare il proprio ritmo sonno-veglia in base alla quantità di luce presente nell’ambiente, ma l’illuminazione artificiale sta contribuendo ad alterare il normale ritmo circadiano. L’esposizione alla luce causa una diminuzione nella produzione di melatonina. Quest’ormone favorisce, in primis, il sonno.
Fa, però, anche da antiossidante, contribuisce al buon funzionamento di sistema immunitario e tiroide, e aiuta ad abbassare i livelli di cortisolo, ormone dello stress, nell’organismo. In carenza di melatonina si va, quindi, incontro a insonnia e a un aumento del rischio di incorrere in alcune patologie. Tra queste rientrano: obesità, depressione, malattie cardiache e diabete. Le luci blu fanno i maggiori danni.
Inquinamento luminoso, quali problemi causa agli animali?
Per quanto l’inquinamento luminoso possa causare danni all’uomo, ad affrontare i problemi maggiori sono gli animali. Questi regolano, infatti, del tutto i propri ritmi vitali su ore di luce e ore di buio. Gli uccelli migratori basano le tempistiche dei propri spostamenti sulla durata del dì. Molti finiscono quindi oggi, anche a causa dell’influenza aggiuntiva del riscaldamento globale, per muoversi in anticipo o in ritardo.
A essere messi in crisi dalle luci artificiali sono anche gli insetti, che da esse vengono attratti. Gli anfibi vedono distrutti i propri sistemi di accoppiamento, spesso basati sul gracidare notturno, e ciò si ripercuote sulla sopravvivenza stessa delle specie. Tartarughe marine, altri abitanti di mari e oceani e animali notturni in generale vivono disagi altrettanto importanti.
Inquinamento luminoso, quali problemi causa all’ambiente?
L’inquinamento luminoso crea seri problemi anche ad ambiente e natura in generale. La moria di insetti che l’illuminazione artificiale è in grado di determinare influisce sull’intero equilibrio alimentare degli ambienti. Muovendosi in anticipo o in ritardo gli uccelli finiscono, spesso, per non trovare, poi, nutrimento. Ogni tassello mancante scatena un circolo vizioso. Per un’illuminazione tanto diffusa è, per altro, necessaria un’enorme quantità di energia elettrica.
Ciò ha un prezzo in termini di emissioni e, quindi, di accelerazione della corsa del riscaldamento globale. I costi degli impianti risultano, inoltre, significativi. A rendere il bilancio ancora più negativo contribuisce il fatto che, a causa della mancanza del buio, il cielo stellato risulti ormai completamente invisibile. Gli osservatori devono, quindi, essere collocati in luoghi isolati. Ciò crea disagi logistici e complica le attività di divulgazione.
I problemi che l’inquinamento luminoso causa non possono essere sottovalutati. Ovunque si cerca di limitare l’illuminazione alle aree in cui risulta strettamente necessaria e di privilegiare sistemi a fotocellula, oltre che ad alta efficienza energetica. I cieli risultano, però, migliaia di volte più illuminati di quanto lo fossero 200 anni fa. Gli esperti sottolineano, quindi, che approfondire la ricerca sull’impatto delle luci appare prioritario.
