In Africa i gatti selvatici vivono in città: storia di un adattamento inatteso
In alcune parti dell’Africa la presenza dell’uomo ha spinto i gatti selvatici a modificare del tutto il proprio stile di vita e le conseguenze si stanno dimostrando imprevedibili. I caracal, in particolare, si stanno trasferendo in città e la convivenza obbligata non può che riservare sorprese. Gli esperti stanno tentando di studiare la situazione per programmare interventi, ma le difficoltà non mancano.
I gatti selvatici
I gatti selvatici in Africa sono una parte importante della fauna. I caracal rappresentano una particolare specie di questi e, noti come linci del deserto, sono negli ultimi tempi stati protagonisti di diverse cronache. Questi felini presentano caratteristiche uniche. Il loro peso si aggira intorno ai 15 kg, mentre il corpo raggiunge una lunghezza non superiore a 75 cm. Il pelo color rame gli permette di mimetizzarsi nell’ambiente e, insieme alla robustezza del corpo, lo rende un cacciatore temibile. I caracal sono, dunque, noti per essere animali notturni, solitari e diffidenti, ma ciò che sta succedendo in Sudafrica racconta un’altra storia.
Gatti selvatici in città
In Sudafrica i gatti selvatici stanno abbandonando foreste e savane per trasferirsi in città. A innescare il fenomeno sono state tanto l’inarrestabile violenza dei bracconieri, quanto la progressiva distruzione degli habitat a loro più congeniali. Dal 2014 diversi scienziati, guidati dalla biologa Laurel Serieys hanno cercato di studiare i felini. Si sono serviti di 26 collari GPS, necropsie e fotocamere installate in punti strategici intorno a Città del Capo. Hanno così scoperto che i caracal sanno essere estremamente “opportunisti”. Per reperire cibo hanno, infatti, imparato a muoversi anche nelle aree più affollate senza essere visti e, ove necessario, si sono persino abituati alla presenza dell’uomo. Quelli stanziatisi in parti della penisola a minore densità rimangono, invece, più schivi.
Adattamento e convivenza
In Africa il trasloco dei gatti selvatici non risulta indolore e a essere maggiormente in pericolo sono proprio i felini. Nonostante le loro capacità di adattamento, infatti, automobili, veleno e trappole rimangono insidie mortali. Tra il 2015 e il 2020 il 70% delle morti di caracal a Città del Capo è attribuibile a collisioni con veicoli. L’ingestione di topicidi fa spesso il resto. La mancanza di varietà genetica determinata dall’ambiente urbano costituisce, poi, un’altra grande problematica. Le autorità stanno cercando di agevolare la transizione. Hanno, per esempio, installato segnali stradali che avvertano della possibile presenza di caracal. Molti cittadini non sono, però, entusiasti e il fatto che i gatti attacchino anche piccoli animali domestici o bestiame, non aiuta.
Pensare a gatti selvatici che in Africa vivono in città non può che sembrare strano. L’umanità sta espandendo il suo raggio d’azione e, mentre confina la natura in aree sempre più ristrette, assistere a fenomeni simili appare quasi inevitabile. Molti animali stanno dimostrando di avere capacità di adattamento straordinarie. Viene da chiedersi se l’uomo si rivelerà altrettanto abile.
