I funghi fanno bene al cervello, lo dice la scienza

I funghi fanno bene al cervello, lo sostengono sempre più scienziati e il numero di pubblicazioni legate alle loro proprietà aumentano di giorno in giorno. C’è per esempio Robert B. Beelman, Ph. D. alla Penn State University, che ha svolto diverse ricerche sui funghi, approfondendo alcune delle sue proprietà legate alla salute della mente.

Perché i funghi fanno bene al cervello

Sia ben chiaro, gli esperti sono i primi ad avvisare della necessità di ulteriori studi in merito alle proprietà di questo prodotto, ma quello che rivelano le prime ricerche è sicuramente molto interessante. È lo stesso Beelman a sottolineare che nel 2017 è stato pubblicato uno studio, intitolato «Mushroom Consumption and Incident Dementia in Elderly Japanese», nelle cui conclusioni si può leggere: «il consumo frequente di funghi è significativamente associato a un minor rischio di sviluppare demenza».

Un altro studio, intitolato «The Association between Mushroom Consumption and Mild Cognitive Impairment», ha sottolineato che «i funghi e i loro composti bioattivi hanno un ruolo potenziale nel ritardare la neurodegenerazione». È stato anche presentato un ulteriore studio nel 2019, il cui titolo «Eating mushrooms may reduce the risk of cognitive decline» rende evidente il motivo per cui sempre più esperti sono convinti che i funghi fanno bene al cervello.

Una delle molecole che cattura di più l’attenzione degli scienziati, compreso il dr. Robert B. Beelman, è la ergotioneina, un amminoacido che sembrerebbe avere ottime capacità antiossidanti. In natura questo composto viene prodotto da pochissimi organismi, e i funghi sono quelli che ne contengono una concentrazione maggiore. Sembrerebbe proprio questa la molecola legata alle proprietà protettive dell’alimento, e potrebbe spiegare perché i funghi fanno bene.