L’alba del giorno dopo, The day after tomorrow
di Roland Emmerich (Usa, 1993)
I film «catastrofisti» sono sempre andati di moda, ma questo è stato il primo vero film in cui i disastri sono causati dai cambiamenti climatici. L’allarme lanciato dagli scienziati rimane inascoltato anche quando i primi effetti del climate change iniziano ad essere evidenti. In poche settimane la situazione precipita e il Pianeta si ritrova nel pieno di un’era glaciale. Il mondo cambia volto e i superstiti devono chiedere ospitalità ai paesi del cosiddetto terzo mondo. Va sottolineato che il film si basa su reali studi climatici che prospettano la glaciazione come uno degli effetti «paradosso» del surriscaldamento globale a causa del mutare delle correnti.
WALL•E
di Andrew Stanton (USA, 2008)
Il robottino WALL•E è rimasto l'unico abitante del pianeta Terra che gli umani hanno dovuto abbandonare a causa dell'eccessivo inquinamento e dei rifiuti che ricoprono il Pianeta. WALL•E, però, ogni giorno continua a fare ciò per cui era stato programmato: ripulire il pianeta. La storia d’amore con la robottina «aliena» EVE e una piantina che magicamente sboccia su un Pianeta ormai arido lasciano agli spettatori un finale pieno di speranza ed un monito: non è mai troppo tardi, ne va del destino dell’umanità.
La quinta stagione
di Peter Brosens e Jessica Woodworth (Belgio, 2012)
Vincitore del primo Green Drop Award a Venezia69 il film fiammingo racconta la vita in un paese ove l’equilibrio tra uomo e natura viene a mancare e con esso, man mano, vengono a crollare anche gli equilibri tra gli abitanti. La natura, infatti, si ribella all’uomo ed il tempo rimane sospeso in un’unica quinta stagione. Senza più l’alternarsi di estati, inverni e mezze stagioni, la vita per le persone non potrà più essere la stessa, ma anzi subirà gravi conseguenze. Un film bellissimo, non solo per la tematica affrontata.
The Biggest Little Farm
di John Chester (USA, 2018)
In uscita in Italia il prossimo 5 settembre con il titolo «La fattoria dei sogni», questo docufilm racconta l'incredibile storia, vera e autobiografica, di John e Molly Chester, fuggiti dalla città per realizzare il sogno di una vita: costruire una fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica.
Uscito lo scorso maggio in sole 5 sale americane, grazie al passaparola e alle ottime critiche ricevute dalla stampa, «La fattoria dei nostri sogni» è stato proiettato in 285 cinema statunitensi. «La collaborazione con la natura offre infinite possibilità, che a volte siamo troppo distratti per vedere. La natura ha tutte le risposte di cui abbiamo bisogno», queste le parole di Chester che riassumono lo spirito del film. A questo speciale elenco aggiungiamo un film cult che merita un posto d’onore.