Per i cani le castagne non sono di per sé un problema, ma fare attenzione a modalità di ingestione, dosi e soprattutto ippocastani è cruciale.
In autunno le castagne sono le regine della tavola e, per chi convive con cani, chiedersi se sia possibile condividere i nostri spuntini con Fido è prassi. I frutti del castagno non sono, in realtà, un pericolo per i nostri amici a quattro zampe, ma fare in modo che le scorpacciate vengano evitate è comunque fondamentale. Le bucce possono creare problemi, così come i condimenti e, soprattutto, bisogna sempre ricordare che le castagne matte sono velenose.
Cosa fanno le castagne ai cani?
Le castagne per i cani possono rivelarsi un alimento benefico. Queste contengono, infatti, molti nutrienti, fra cui spiccano minerali come potassio, zinco e calcio oltre che antiossidanti. La vitamina C è alleata del sistema immunitario e le fibre aiutano a migliorare l’attività intestinale, mentre regolano i livelli di zuccheri nel sangue di Fido. Omega-3 e omega-6 fanno, infine da toccasana al pelo.
Grassi e fibre presenti nelle castagne possono, però, trasformarsi in nemici per i cani. I primi possono portare a infiammazioni del pancreas, mentre le seconde possono favorire l’insorgenza di dolori addominali e diarrea. Gli zuccheri presenti nelle castagne tendono, inoltre, a fermentare e a produrre, quindi, gas, che gonfia lo stomaco. Ciò può complicare la digestione e, nei casi più gravi, se l’animale assume anche molta acqua e si agita, può favorire l’insorgenza di torsione gastrica.
Quante castagne possono mangiare i cani?
Anche se le castagne non sono di per sé pericolose per i cani, la cautela dovrebbe rimanere il criterio di riferimento. Se decidiamo di introdurre questi gustosi frutti nella dieta di Fido è bene farlo a piccole dosi, dandogli solo qualche pezzo di alimento, così da vedere se insorgono reazioni avverse. In ogni caso, due o tre castagne al giorno rimangono più che sufficienti.
Fido può mangiare i vegetali sia cotti sia crudi, ma nel primo caso risultano più digeribili. Vanno evitati sale, zucchero e condimenti. È bene, poi fare attenzione alle bucce, che possono creare problemi in fase di digestione. Se si ha a che fare con cani ingordi, poi, è fondamentale assicurarsi che le castagne non vengano ingerite intere, perché potrebbero causare occlusioni, o semplicemente dare problemi a Fido in fase di deglutizione.
Cani e castagne matte
Quando si parla di castagne e cani è bene fare una distinzione importante: quelle matte sono velenose. Questa particolare varietà di vegetali è identificabile con i semi dell’ippocastano, che nulla hanno a che vedere con i frutti del castagno. Gli alberi a cui fare attenzione crescono nei viali cittadini, e non tra i 300 e i 1.200 m di altitudine come i cugini. Le castagne matte sono, poi, più grandi e tondeggianti rispetto a quelle commestibili e i ricci si dimostrano meno spinosi.
Tali semi per i nostri amici a quattro zampe sono spesso attraenti. Molti cuccioli amano giocarci e il rischio di ingestione è alto. Le scorpacciate vengono, in genere, però, evitate a causa del sapore amaro. Se avvengono è, comunque, bene consultare rapidamente il veterinario. Le castagne matte contengono, infatti, saponine, che possono causare problemi a stomaco, intestino e reni dei cani.
Le castagne sono un alimento che fa gola a noi e, come spesso accade, davanti alla prospettiva di assaggiarle i cani non si tirano certo indietro. Se desideriamo introdurle nell’alimentazione di Fido in modo sistematico, per i loro benefici è bene consultare un veterinario. La strategia più indicata è, spesso, quella di macinarle e di mischiare la pasta ottenuta con il cibo normale, regolando di conseguenza le dosi di quest’ultimo.