Fico d’India: una soluzione contro la crisi climatica?
Fico d’India al posto di grano, mais o soia? Ne sono convinti i ricercatori dell’Università di Reno in Nevada al termine di una ricerca pluriennale. Il cactus e il suo frutto potrebbero diventare una importante fonte alimentare grazie all’alta resistenza al calore e al basso consumo d’acqua. Il fico d’india sarebbe ideale sia per il consumo umano che per l’allevamento animale.

Fico d’India: la coltura del futuro?
Secondo i modelli di previsione, la crisi climatica produrrà eventi di siccità sempre più lunghi e intensi. In questo futuro, temperature più elevate e scarsità d’acqua potrebbero mettere a rischio le colture. Specialmente coltivazioni come riso, granoturco e soia potrebbero venire compromesse. La soluzione per le zone interessate da questi fenomeni climatici potrebbe insospettabilmente arrivare dal Fico d’India.
In un esperimento in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura statunitense, i ricercatori dell’Università Reno hanno testato l’efficacia del Fico d’India come coltura con risultati sorprendenti. La pianta di Opuntia Ficus-Indica infatti è risultata quella con la migliore produzione, mantenendo un consumo d’acqua dell’80% inferiore rispetto a colture tradizionali.
Perché è una coltura ideale?
Il cactus sarebbe un eccezionale fonte bioenergetica perché è una pianta perenne; in grado di dare frutti tutto l’anno. Quando non impegnata a produrre frutti, può funzionare come assorbitore di anidride carbonica. Secondo John Cushman, professore di biochimica e biologia molecolare presso l’Università di Reno; la produttività del Fico d’India sarebbe al pari di mais e canna da zucchero. Consumando tuttavia da 3 a 6 volte meno acqua.
Circa il 42% della superficie del pianeta è considerabile come arida o semi-arida. Secondo Cushman ci sarebbe quindi un ottimo potenziale per espandere questa coltivazione. Il Fico d’India è già parte dell’alimentazione di diverse popolazioni. Anche le pale del cactus sono commestibili. Composte fino al 90% da acqua sono ideali anche per l’allevamento animale.
L’obiettivo migliorare la produzione
L’obiettivo dei ricercatori ora è quello di individuare tecniche di produzione ideali. L’attenzione ora è sulla selezione dei tratti genetici migliori, in grado di garantire la maggior produzione e una crescita rapida. L’obbiettivo ideale? Un Fico d’India senza spine in grado di crescere rapidamente, con consumo d’acqua limitato per far fronte alle sfide della crisi climatica in atto.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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