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Farina di caffè: il superfood senza glutine da scoprire

Farina di caffè: il superfood senza glutine da scoprire

La farina di caffè è un prodotto senza glutine considerato da molti come un superfood, amico dell’ambiente e equo solidale con chi produce caffè. L’avete mai provata?

In pochi conoscono la farina di caffè, nonostante sia un prodotto senza glutine apprezzato al punto da essere considerato un superfood. Non si tratta solamente delle sue proprietà, ma anche la sua provenienza, considerando che questa farina viene prodotta grazie agli scarti della lavorazione del caffè. Meno spreco di risorse insomma, per un ingrediente dai molteplici utilizzi, che valorizza il lavoro dei piccoli produttori.

Proprietà e benefici della farina di caffè

Ad essere precisi esistono due tipologie di farina di caffè: una derivata appunto dagli scarti del caffè lavorato, in particolare la parte esterna della drupa, mentre l’altra viene prodotta dal seme del caffè ancora verde. È proprio la prima, paradossalmente, ad interessare di più il grande pubblico, visto il suo profilo nutrizionale molto interessante.

Contiene 5 volte la fibra normalmente presente nelle farine di grano, assieme a tre volte la quantità di proteine presenti nel kale, il famoso cavolo nero. Ha più potassio delle banane e regala all’organismo più ferro degli spinaci, insomma un vero superfood. È anche povera di grassi, soprattutto rispetto ad altre farine alternative come quella di cocco.

Quelli preoccupati per il suo contenuto di caffeina non devono temere, questo prodotto è molto meno forte del caffè vero e proprio, pur non essendo completamente privo dello stimolante naturale. Per di più proprietà e benefici della farina di caffè si sposano con la sua natura senza glutine, adatta anche a chi vuole seguire una dieta gluten-free.

Come usare la farina di caffè in cucina

La farina di caffè si può utilizzare in cucina per moltissime ricette diverse. L’indicazione di massima però è di non sostituirla completamente alle farine tradizionali, ma di aggiungerla al mix. A seconda dei produttori i consigli possono essere diversi, ma in linea di principio aggiungerne per un 15% del peso complessivo può essere sufficiente.

Va anche detto però che sperimentare può essere il modo migliore per capire esattamente come utilizzare la farina di caffè in cucina. Un aspetto interessante per esempio è il retrogusto amaro che lascia in bocca: combinarlo con un sapore dolce potrebbe darvi un dessert più equilibrato e non stucchevole.

Un esempio abbastanza concreto sono i pancake, a cui si può sostituire parte della classica farina per l’impasto con quella di caffè. Il gusto un po’ meno dolce si sposa meravigliosamente con lo sciroppo d’acero, regalandovi una ricetta bilanciata, saporita e pronta per essere ulteriormente personalizzata.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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